CIVITAVECCHIA – Il Coordinamento Comunale di Fratelli d’Italia Civitavecchia attacca duramente la decisione dell’amministrazione guidata dal sindaco Marco Piendibene di chiudere lo Sportello Lavoro, definendola «un altro schiaffo a chi cerca occupazione e un ennesimo atto di miope incompetenza e di disprezzo verso i cittadini».

Secondo il partito, «un servizio che costava poche migliaia di euro l’anno, ma che offriva un contributo prezioso e concreto alle politiche attive per l’occupazione, viene cancellato senza alcuna alternativa». Fratelli d’Italia sottolinea inoltre che «a Civitavecchia non esiste neppure una sede del Centro per l’Impiego: chi cerca lavoro viene così lasciato solo, abbandonato, privo di ogni punto di riferimento sul territorio».

Tra il 2021 e il 2024, lo Sportello — promosso e gestito da Umana Spa — ha accolto 428 utenti, di cui 362 appartenenti alle categorie protette, registrando 52 inserimenti lavorativi e 598 contatti attivati con aziende locali. Per FdI si tratta di «un risultato straordinario, ottenuto con risorse minime ma con professionalità e dedizione». «Questa amministrazione di sinistra – prosegue la nota – ha preferito spegnere una realtà virtuosa, eliminando uno degli ultimi strumenti di supporto concreto ai giovani, ai disoccupati e alle persone con disabilità». Il partito chiede quindi che «lo Sportello Lavoro venga immediatamente riattivato, restituendo ai cittadini uno strumento fondamentale per l’incontro tra domanda e offerta di occupazione».

Sulla stessa linea la Fiadel Roma nord, che esprime «forte preoccupazione per la chiusura di un servizio che negli ultimi anni ha rappresentato un punto di riferimento essenziale per centinaia di cittadini, in particolare appartenenti alle categorie protette». Il sindacato evidenzia che «il Centro per l’Impiego è stato trasferito a Tarquinia già da diversi anni» e che «il bando per individuare nuovi locali a Civitavecchia è stato annullato, lasciando il territorio sprovvisto di un punto di riferimento per i disoccupati».

«Attualmente rimane operativo soltanto il servizio per il collocamento mirato in via Dalmazia, che però non può supplire alla mancanza di uno Sportello aperto a tutti», sottolinea la Fiadel che chiede «l’immediata riattivazione del servizio e l’impegno delle istituzioni a garantire la piena funzionalità dei servizi per l’impiego. Il diritto al lavoro non può essere sacrificato per mere scelte amministrative – conclude la nota – la città ha bisogno di politiche attive e di servizi di prossimità, non di chiusure che alimentano disagio e marginalità».