CERVETERI - Fornire ad Acea Ato2 nome, cognome, la foto del proprio contatore dell’acqua così da capire quante utenze esistono nella frazione cerite per poter procedere con il passaggio del servizio idrico da Ostilia alla Spa. E’ questo in sintesi il nocciolo dell’incontro che si è svolto ieri pomeriggio nella frazione cerite tra l’amministrazione comunale e i residenti. Quello del servizio idrico è a Campo di Mare un problema che va avanti da anni. Acqua a singhiozzo con gli utenti, in particolar modo in estate, che devono fare i conti con la “siccità”. Causa: una rete fatiscente, una società (la Ostilia) che non si occupa del problema, la presenza di diversi attori (Rfi, Acea e Ostilia) e la portata idrica non sufficiente a “sfamare” la sete di tutti. Ad acuire il problema la decisione del comune di Ladispoli di interrompere l’erogazione idrica verso la frazione a causa della morosità della società Ostilia. E sempre la Flavia Servizi si occupava della lettura dei contatori. Dall’interruzione del servizio le letture non sono state più effettuate e le bollette mai più arrivate. “Un anno e mezzo fa – ha spiegato il sindaco Pascucci – Ostilia ha scritto una lettera folle al comune nella quale diceva che non ce la faceva ad occuparsi di nulla e quindi non lo avrebbe più fatto”. “Noi abbiamo provveduto a realizzare i lavori in danno al depuratore, per 120mila euro, e ci siamo caricati l’onere della gestione del depuratore e dell’impianto di distribuzione dell’acqua, che costa 10mila euro al mese dal primo gennaio”. “Ad oggi – ha proseguito Pascucci – abbiamo dunque speso 360mila euro e continueremo a spenderli”. Una cifra che l’amministrazione comunale non si potrà sobbarcare in eterno. Tanto che da mesi ormai si cerca di trovare una soluzione per far sì che l’intera rete idrica venga gestita da Acea Ato2. Un passaggio a quanto pare non semplice. “Ostilia – ha infatti spiegato Pascucci – non può dare la rete ad Acea perché Acea non può prendere reti da privati. Quindi l’unico che può dare la rete ad Acea è il Comune”. Ma anche in questo caso si tratterebbe di un passaggio delicato. Il comune, infatti, una volta acquisita la rete dalla Ostilia dovrà cederla nell’immediato ad Acea. E per farlo occorre sapere chi sono e quanti sono gli utenti di Campo di Mare ad oggi serviti dalla rete idrica. Da qui l’idea del censimento. L’amministrazione ha infatti chiesto ai residenti della zona di consegnare i nominativi degli utenti e una foto del contatore così da dare contezza alla Spa degli interventi da effettuare sul territorio. Un’operazione che si vorrebbe portare a termine entro metà febbraio. “A quel punto – ha spiegato ancora il primo cittadino – Acea farà lo studio di consistenza della rete, manderà dei tecnici a visionare i tubi per capire come stanno messi così da poter mettere i soldi, per eventuali interventi, subito in bilancio”. C’è poi la questione relativa al depuratore di Campo di Mare: “Non otterrà mai l’autorizzazione allo scarico”. L’impianto dovrà dunque essere chiuso e realizzare un impianto di sollevamento che mandi le acque di scarico direttamente al depuratore sull’Aurelia. Interventi di non semplice e immediata soluzione, tanto anche per l’estate 2020 si prospetta una stagione “asciutta” dal punto di vista idrico. “La prossima estate – ha spiegato il Sindaco – qualsiasi goccia d’acqua utilizziate non a scopi umani sarà un goccio d’acqua che togliete alla comunità”. Tanto che da Pascucci arriva il suggerimento ai residenti di installare degli impianti di accumulo nelle abitazioni dove ad oggi non sono presenti. Intanto l’amministrazione starebbe cercando di convincere “Acea ed Rfi a stilare un accordo grazie al quale Acea offra un servizio ordinario di manutenzione della rete, pagato da Rfi”.