Marco Piendibene, ogni giorno che passa sale sempre di più la febbre da campagna elettorale. E soprattutto da parte della giunta uscente piovono annunci su annunci.

Un lettore alquanto sorpreso ci ha scritto: possibile che in soli sei mesi si faccia ciò che in quatto anni e mezzo è rimasto al palo?

“In effetti dall’ufficio stampa di Palazzo del Pincio registro un certo dinamismo che tuttavia non corrisponde ad una proficua azione del’amministrazione Tedesco nell’interesse della città”.

Quindi solo fumo negli occhi ?

“Mah, constato semplicemente che tutte le energie della maggioranza sono impegnate nella affannosa ricerca del miglior piazzamento tattico in vista di ciò che ormai appare certo ovvero dell’election day di giugno. Insomma, parafrasando il Manzoni, l’un contro l’altro armati”.

Allora, i “faremo”, “costruiremo”, “interverremo per migliorare questo o quello” sono esclusivamente mezzucci, che non hanno alcuna concretezza oppure una strategia studiata per distrarre la massa ?

“Sì, la selva di comunicati quotidiani a mio avviso sono un infantile tentativo di distogliere l’elettorato dalla realtà.

“Solo che i nostri concittadini, più che essere interessati ai rimpasti, alle liti, agli equilibri in continuo movimento in questa maggioranza, si scontrano quotidianamente con una città degradata, con l’assenza di una visione che possa rinnovarla e consentirle di cogliere le grandi opportunità che possiede”.

Dia un voto a quanto eseguito fino ad oggi dalla coalizione guidata dall’avvocato Tedesco.

“Un tre sarebbe già di manica larga”.

Severo eh !

“Beh, non è stata prodotta alcuna opera degna di nota né affrontato nessuno dei grandi temi del futuro di Civitavecchia. Si pensi alla transizione ecologica, alla fuoriuscita dai combustibili fossili e ai mega problemi che questo comporta”.

Dunque va esaurendosi una legislatura totalmente fallimentare ?

“Se non si hanno gli occhi foderati di prosciutto, direi proprio. Mi chiedo e chiedo: quali sono le prospettive legate al tipo di sviluppo che saremo capaci di sostenere e da cui discendono occupazione, crescita imprenditoriale e più in generale il miglioramento delle condizioni di vivibilità ?

“Devono essere quelle di continuare a parlare degli innumerevoli cambi di casacca e dei diverbi che riempiono le cronache giornalistiche o dobbiamo affrontare i problemi seri riguardanti il futuro dei nostri concittadini ? ”.

Il mancato accordo con il M5S crea difficoltà al Pd e riduce drasticamente la possibilità di ottenere un risultato esaltante ?

“Il nostro partito ha finora seguito un percorso lineare partendo dalla stesura di una piattaforma programmatica con il contributo di chiunque abbia manifestato disponibilità e interesse ad una coalizione alternativa alla destra di governo”.

Disponibilità che non è arrivata dai pentastellati ?

“Diciamo che sono emerse questioni che non hanno consentito di unirci come qualcuno avrebbe sperato, ma ritengo che il dialogo debba continuare con tutte le forze convinte che l’esperienza amministrativa del centrodestra vada superata.

“Auspico che i rapporti e i confronti proseguano per realizzare un progetto condiviso in grado di affrontare le sfide cruciali per Civitavecchia nei prossimi cinque anni”.

Delle decisioni assunte dall’establishment “tedeschista”, qual è quella che maggiormente l’ha sorpresa ?

“Più che le frequenti logiche spartitorie, mi stupisce la superficialità con la quale continuano ad essere sottovalutati temi da prendere invece di petto per dare un impulso decisivo allo sviluppo e al miglioramento della qualità della vita”.

A cosa si riferisce in particolare ?

“Alla riconversione ecologica e alla riqualificazione urbana essenziali per il futuro occupazionale dei giovani e per la possibilità di attrarre parte dell’enorme flusso dei crocieristi”.

Due aspetti fondamentali…

“Indubbiamente. E’ il grande tema della vocazione dei nostri territori, che salta prepotentemente alla ribalta e investe ogni categoria, a partire dalle attività commerciali che debbono svolgere un ruolo fondamentale in un percorso del genere”.

Domanda obbligatoria, chi sarà il candidato sindaco pidino ?

“Siamo ancora alla prima fase del “piano” che ci auguriamo risulti largamente condivisibile”.

Procede tutto bene ?

“Finora il coinvolgimento di tante persone, anche esterne al partito, sta producendo frutti importanti per l’elaborazione della proposta da presentare agli elettori”.

Come proseguirete ?

“Ci saranno d’ora in avanti incontri con le forze politiche e sociali per individuare i potenziali compagni di viaggio. Tutto ciò, logicamente, per allargare la “squadra” e renderla altamente competitiva”.

Vabbè, per conoscere il nome del leader bisognerà tirare ancora il collo…

“Ad oggi non abbiamo voluto parlare di candidature proprio per affermare, a differenza di altri, la priorità delle idee e dei programmi rispetto all’eccessiva personalizzazione della politica”.

Ma si tratta di una scelta difficile ?

“La definirei più esattamente impegnativa. E quando insieme ai nostri alleati arriverà il momento di indicare il nome , il Pd sarà pronto a fornire il proprio contributo e lo farà con lo spirito che lo contraddistingue”.

Cioè ?

“Guardando all’interesse generale senza chiusure né steccati e con la serena consapevolezza di rappresentare una forza determinante per dare la migliore soluzione possibile”.

Il suo sogno ?

“Chiudere un capitolo della vita della città ossia quello delle maggioranze e degli equilibri che si formano e si realizzano fuori dalle problematiche reali della nostra comunità”.

Sente di lanciare un messaggio ai cittadini?

“Sì. Diamo aria, concretezza, idee e trasparenza alla gestione amministrativa di Civitavecchia”.

Marco Piendibene, buon tutto a lei e a tutti.

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