TARQUINIA - Il Divino etrusco trionfa ancora una volta a Verona, per il secondo anno consecutivo. È stata infatti presentata lunedì al Vinitaly l’anteprima dell’edizione 2023 dell’evento più atteso della stagione estiva tarquiniese e non solo, alla presenza di tutto il consiglio direttivo della Fisar nazionale guidata dal presidente Roberto Donadini e dal vicepresidente Carlo Iacone. Ospite d’eccezione Enrica Cotarella in rappresentanza della famiglia e Fondazione Cotarella.

«Grazie per questa importante occasione - le parole del vicesindaco Luigi Serafini - alla Regione Lazio e all’Arsial, presente con il direttore generale Raffaella Bellantone e ad Excellence per l’organizzazione dell’evento». Anche quest’anno, quindi, tra i padiglioni di Veronafiere sono state svelate le date del DiVino Etrusco: la XVII edizione si terrà quest’estate con la formula ormai consolidata dei due weekend, nelle giornate che vanno da giovedì 17 agosto a domenica 20 agosto e da giovedì 24 agosto a sabato 26 agosto con la consueta degustazione dei vini della Dodecapoli etrusca con i calici a tracolla. Per la presentazione, l’amministrazione comunale di Tarquinia è stata ospite presso lo stand della Regione Lazio, organizzato dall’Arsial, in uno spazio dedicato a raccontare l’evento alla presenza anche di ben tre cantine di Tarquinia presenti al Vinitaly: Muscari Tomajoli, Tenuta Sant’Isidoro e Valle del Marta. Tarquinia e il DiVino si sono raccontati attraverso la narrazione della manifestazione simbolo delle realtà vitivinicole dell’Etruria e la degustazione dei vini, tra personaggi di primo piano passati nei vari stand. Lunedì la visita del ministro Lollobrigida al padiglione Lazio, accompagnato dall’assessore Righini, che non hanno potuto fare a meno di degustare presso lo stand dell’azienda Valle del Marta il brandy di Tarquinia “Numa”, prodotto dai fratelli Pusceddu. Il giorno prima era toccato all’onorevole Mauro Rotelli e al consigliere regionale Daniele Sabatini insieme alla vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli ed allo stesso Righini. Martedì è stata invece la volta del sottosegretario Patrizio La Pietra e del suo incontro con i produttori e di Enrica Cotarella all’interno dello spazio espositivo della famiglia Cotarella, accompagnato dalla delegazione del Comune di Tarquinia. Durante l’incontro si è parlato di vino e di Tuscia con il sottosegretario che si è reso disponibile a collaborare con la famiglia Cotarella e i comuni della Tuscia. La presentazione del DiVino Etrusco è stata tenuta dal vicesindaco Luigi Serafini, dall’assessora al Turismo Martina Tosoni e da Carlo Zucchetti, direttore della manifestazione. Il DiVino Etrusco è una manifestazione ideata dallo stesso Zucchetti, “enogastronomo con il cappello” e da Alessandra di Tommaso, e celebra proprio il comune passato culturale delle città della Dodecapoli etrusca, la confederazione delle dodici potenti città che pur mantenendo la propria indipendenza avevano stretto una forte alleanza religiosa e commerciale. Lo fa ogni anno con un percorso enoico che si snoda lungo il suggestivo centro storico di Tarquinia in cui le 12 città etrusche sono rappresentate da una selezione delle loro cantine.

In ogni stand i sommelier di Fisar Viterbo garantiscono ogni anno l’eleganza e un approccio consapevole alla bevuta. A fare da cornice al vino, centro dell’evento, anche una serie di spettacoli, proposte di street food, appuntamenti letterari, incontri a tema, degustazioni guidate e show cooking per un evento/spettacolo a tutto tondo, che ogni anno anima le vie del centro storico di Tarquinia. La scorsa edizione ha avuto il numero più alto di aziende mai proposto, con un totale di 76 vini, e anche per il 2023 sono previste novità importanti. Il DiVino Etrusco è organizzato dal Comune di Tarquinia con il sostegno della Regione Lazio, dell’Arsial, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio e del Mic – Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia.

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