TOLFA - Dopo 3 anni di assenza il 29 settembre e il primo ottobre ritornano a Tolfa i "Festeggiamenti in onore della Madonna della Rocca e di San Michele Arcangelo", grazie alla . grande volontà da parte della parrocchia e del Rione Rocca di ridare ai tolfetani il tradizionale appuntamento autunnale al Santuario della Madonna della Rocca adiacente ai ruderi del famoso castello, uno dei simboli fondamentali del paese. Il Rione Rocca in queste settimane ha rintrecciato tutte le collaborazioni che si erano fermate nell’ultimo festeggiamento del 2019, prima del Covid. "Quest’anno i festeggiamenti saranno di due giorni - spiegano gli organizzatori - venerdì 29 settembre e domenica primo ottobre, per lasciare totale spazio il 30 settembre all’annuale evento "Emozioni in Rosa", una giornata di solidarietà, sport ed arte dedicata alle “Donne in Rosa che coinvolgerà sia il Comune di Tolfa che di Allumiere. I festeggiamenti della Madonna della Rocca e di San Michele Arcangelo prenderanno il via venerdì 29 settembre: alle 9.15 si snoderà nel cuore del Rione Rocca, dalla piazza Giacomo Matteotti il "Pellegrinaggio alla Rocca" a cura de “La Libellula”, una camminata sonora con le campane tibetane e l’energia del reiki verso la Rocca nel giorno di San Michele Arcangelo con Antonella e Simona. Un evento di cammino e meditazione completamente gratuito, che già ha trovato grande partecipazione nel 2019, il primo anno di collaborazione tra Antonella ed il Rione Rocca. Proseguirà invece nel pomeriggio alle ore 17 il Triduo per Maria SS.ma della Rocca e i Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, presso il Santuario della Madonna della Rocca con il parroco don Martin Bahati. Si proseguirà poi domenica primo ottobre: Tolfa sarà in festa con la Banda Musicale “Giuseppe Verdi”, per le vie del paese. In mattinata due importanti appuntamenti per i fedeli al Santuario della Madonna della Rocca. Alle ore 10 don Martin celebrerà la S.Messa per i festeggiamenti alla Madonna e San Michele accompagnato dalle voci della corale polifonica "I Cantori di Tolfa”, una tra le realtà più storiche di Tolfa. Questa Corale venne diretta per la gran parte della sua vita dal maestro Antonio Donnini per poi passare l’attuale direzione al maestro Francesco Ceccarelli. La Corale ha portato in Italia ed all’estero la voce del paese collinare, si è esibita per il Papa Giovanni Paolo II, si è misurata con una severa selezione al Festival Internazionale dei Cori e di recente ha incantato tutti per la bravura nel concerto di gemellaggio con il coro “Cor Mio” di Oslo, Norvegia. Alle ore 11.30 il parroco don Martin proseguirà con una seconda celebrazione liturgica, questa volta accompagnata dalle note della Banda Musicale "Giuseppe Verdi" di Tolfa”, diretta da Stefania Bentivoglio. La Banda è un altro fiore all’occhiello per il paese collinare, con i suoi ben 157 anni di storia (dal 1866) ed un curriculum nazionale ed internazionale di presenze in Austria, Irlanda, Malta, Croazia, Belgio, Praga, Slovenia e New York. Una realtà, quella della Banda di Tolfa, che ha ottenuto il riconoscimento "Di Interesse Nazionale" da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Durante e per tutta la mattinata liturgica il Rione Rocca accoglierà i tanti fedeli e pellegrini in visita con un rinfresco totalmente gratuito, su uno dei punti più alti dello splendido borgo medievale di Tolfa, dove sarà possibile visitare in modo del tutto autonomo il Santuario ed i ruderi del Castello della Rocca con il belvedere antistante. Per il Rione Rocca è fonte d’orgoglio avere tra i suoi confini rionali il Santuario della Madonna della Rocca di origine medievale, anticamente chiamato Santa Maria de Arce. Uno dei simboli più importanti per il popolo di Tolfa, fatto costruire con lo scopo di proteggere i tolfetani dalle invasioni, tanto da sopravvivere anche a quella dell’esercito napoleonico nel 1798. Il santuario custodisce al suo interno, la preziosa tela dipinta ad olio del XVI secolo raffigurante la deposizione della croce con la Vergine Madre seduta, che tiene in seno il corpo del suo figliolo appena deposto dalla Croce. L'opera è attribuita ai fratelli Carracci, pittori di spicco dell’inizio del Barocco, autorianche degli affreschi di Palazzo Farnese.