CIVITAVECCHIA – Sulla Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia del 4 novembre 1875 è pubblicato il Regio Decreto n.2739 dell’11 ottobre in cui Vittorio Emanuele II, Re d’Italia, sentita la proposta del ministro segretario di Stato per gli affari dell’interno, Girolamo Cantelli, “veduta la deliberazione del consiglio comunale di Civitavecchia, nella provincia di Molise, in data dell’8 settembre 1875, colla quale domanda l’autorizzazione di cambiare il nome attuale del comune in quello di Duronia” autorizza il comune di Civitavecchia, nella provincia di Campobasso, a variare il nome.

Nel “Dizionario geografico – storico – statistico de’ Comuni del Regno delle Due Sicilie” del 1858 leggiamo: “Civitavecchia. Comune della provincia di Molise, nel circondario di Frosolone, distretto d’Isernia, diocesi di Trivento, con 1862 abitanti. Ha una fiera a’ 16 agosto. Ruderi di vecchie fabbriche che si rinvengono alla distanza di un miglio presso il villaggio di Molise, fan credere a taluni esservi stata l’antica Tifernum.
Il Galanti riflettendo sulla esistenza del fiume Durone fra Civitavecchia e Civitanova, e sul rinvenimento in esso nel 1760 di gran numero di cadaveri, lampadi sepolcrali, monete, ed altro, vuole che colà appunto fosse stata Duronia città de’ Sanniti. Sorge Civitavecchia in vetta ad un alto monte a 36 miglia dal mare adriatico, 74 da Napoli, 11 da Campobasso e da Isernia, 5 da Frosolone, e 10 da Trivento”. Fino al 1860 Civitavecchia del Molise era nel Regno delle Due Sicilie e Civitavecchia del Lazio era nello Stato pontificio. Poi la località molisana entrò nel Regno d’Italia, raggiunta nel 1870 anche dal porto tirrenico. E così, dopo il 20 settembre 1870, nell’Italia unita c’erano due comuni con lo stesso nome e ciò creava naturalmente confusione nei documenti ufficiali.

A Duronia il centro storico è chiamato ancora oggi “Civitavetula” e conserva l’aspetto medievale.

Come scrivevano nel 1858, l’attuale nome si riferisce all’antica Duronia, città dei Sanniti che Livio narra fu espugnata dai romani al comando del console Lucio Papirio Cursore nel 293 a.C. Gli studiosi non concordano su questa attribuzione ma la presenza nel territorio comunale del torrente Durone convinse gli abitanti della molisana Civitavecchia a cambiare nome, rievocando così le antiche origini sannitiche eliminando inoltre la seccante omonimia con la laziale Civitavecchia.

Fra le due città la distanza stradale è di 282 chilometri. Oggi Duronia conta 386 abitanti.

Qualche anno fa uno sprovveduto collezionista di materiale iconografico su Civitavecchia (Lazio) acquistò una stampa di Bartolomeo Pinelli intitolata “Uomo, e Donna del Paese di Civitavecchia, Provincia Contado di Molise” credendo che vi fossero raffigurati i costumi tipici della nostra città. Una curiosità su Pinelli: nel 1799 il giovane Bartolomeo si arruolò volontario nella Legione Romana che affiancava l’esercito francese nell’assedio di Civitavecchia insorta e resistente. E così da 150 anni Civitavecchia è l’unica città in Italia a chiamarsi in questo modo, senza omonimie.