TARQUINIA - Saranno i principali siti storici ed archeologici di Tarquinia a fare da cornice agli eventi in programma per il Festival Paesaggi dell’Arte 2023, già alla sua quarta edizione. Sedici gli eventi in agenda tra musica, danza e teatro, organizzati dall’Amministrazione Comunale con il contributo della Regione Lazio e della Fondazione Carivit.

Luoghi evocativi ed echeggianti di storia come le tombe della Necropoli dei Monterozzi ed il maestoso tempio dell’“Ara della Regina”, le splendide architetture medievali di S. Maria in Castello e del Parco delle Mura faranno da palcoscenico ad una rassegna ricchissima e dedicata ad una sperimentazione musicale ed artistica raffinata e spesso intrisa di storia e cultura antiche.

Tutte le produzioni artistiche in programma sono state accuratamente selezionate, e in alcuni casi specificatamente commissionate, per valorizzare la storicità e la valenza culturale dei siti che faranno da palcoscenico agli eventi, perché diventino essi stessi una cassa di risonanza visiva in un armonico rimando alle variegate espressioni artistiche che accoglieranno.

Primo evento in programma, il concerto dell’AnceStral Trio di Renato Vecchio, sassofonista e virtuoso di strumenti a fiato tradizionali di diverse origini, che aprirà il festival nella Necropoli dei Monterozzi (24 giugno, ore 19:00). Seguiranno altri due concerti presso il Parco delle Mura: il giovane sestetto occitano San Salvador, di grande impatto emotivo e ritmico, basato su trascinanti armonie vocali e sostenuto da travolgenti percussioni (30 giugno, alle 21:30), e quello dell’esperto duo formato da Stefano Saletti e Barbara Eramo, articolato in forma di variopinto viaggio musicale sulle tracce del Sabir, antica lingua franca del Mediterraneo (1luglio, ore 19:00).

La settimana successiva (dal 4 al 7 luglio), sarà la Biblioteca Comunale “V. Cardarelli” ad ospitare laboratori didattici di musica e danza alla quinta edizione della Scuola Euterpe per la musica antica, che si concluderanno con un saggio di fine corso degli allievi e con l’esibizione del trio formato dagli stessi docenti della scuola (7 e 8 luglio). Un’occasione ideale per immergersi ancora una volta nei paesaggi sonori evocati dagli apparati decorativi della Necropoli dei Monterozzi.

Seguirà un fine settimana dedicato particolarmente alla chitarra, con tre concerti allestiti sul sagrato della Chiesa di S. Maria in Castello. Il primo della Camera Ensemble, quartetto acustico che combina jazz, musica classica e tradizionale, guidato dal chitarrista Giovanni Palombo (14 luglio, ore 21:30). A seguire il chitarrista tedesco Claus Boesser-Ferrari, tessitore di trame acustiche dove appaiono brani originali, improvvisazioni, echi delle sonorità di Pink Floyd, Beatles e Jimi Hendrix. Infine il chitarrista americano Marc Ribot, con il suo immenso talento per l’invenzione sonora e per la creazione d’imprevedibili traiettorie musicali (16 luglio, ore 19:00).

Negli stessi giorni, presso il Centro di Aggregazione Giovanile (C.A.G.), Claus Boesser-Ferrari e Giovanni Palombo condurranno due laboratori didattici aperti al pubblico e dedicati ai diversi aspetti della chitarra “fingerstyle” (14 e 15 luglio, ore 15:00).

Tra sperimentazione e ritualità, gli appuntamenti seguenti condurranno il pubblico verso territori sonori inesplorati. Due strumenti di tradizione popolare, come la chitarra sarda e l’organetto, preparati e talvolta trasfigurati da un sapiente uso creativo dell’elettronica, saranno gli ingredienti principali che Paolo Angeli e Alessandro D’Alessandro che li utilizzeranno nel loro alchemico progetto musicale (28 luglio, ore 21:30).

Voce, percussioni, chitarra elettrica, synth e loop stations, costituiranno invece gli elementi sonori che si stratificheranno nel corso della performance cerimoniale della giovane artista Lili Refrain, caratterizzata da richiami ancestrali e pulsazioni tribali (29 luglio, ore 19:00).

All’Ara della Regina, la compagnia O Thiasos TeatroNatura presenterà “Il Velo di Thesan”, seconda parte di un’opera teatrale inedita. Nell’opera, commissionata dal Festival Paesaggi d’Arte ed ispirata alla mitologia etrusca, troveranno rinnovata espressione alcuni strumenti musicali antichi come il cornu e il lituus, accompagnati da canti in lingua etrusca, tratti da testi epigrafici coevi (06 agosto, ore 19:00).

Un altro dialogo tra strumenti musicali tradizionali sarà di scena all’Ara della Regina, con il duo formato da Andrew Cronshaw e Tigran Aleksanyan. Le incantevoli melodie tradizionali proposte ed i suoni inconfondibili dello zither (cetra) e del duduk armeno saranno protagonisti di un magico tramonto in uno dei più suggestivi siti archeologici dell’Etruria (12 agosto, ore 19:00).

Il festival si concluderà, in questa quarta stagione, con un ultimo evento di sintesi tra musica e danza: “Bella Ballerina”, opera-documentario sulla danza etrusca, presentata dal Mauro Patricelli Ensemble presso il Teatro Comunale “R. Falk” in occasione delle Giornate Europee della Cultura (16 settembre, ore 19:00).

Il festival Paesaggi dell’Arte è un progetto finanziato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Tarquinia insieme con: Regione Lazio, Direzione Cultura e Politiche Giovanili, ai sensi del bando per la valorizzazione del patrimonio culturale tramite lo spettacolo dal vivo, e dalla Fondazione Carivit. Con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, e del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia.

La direzione artistica è affidata al produttore e archeomusicologo Emiliano Li Castro.

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