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CIVITAVECCHIA – Domani si abbasserà per l’ultima volta la serranda di “Ciak si gira”. Il 30 settembre, infatti, l’attività portata avanti con passione e professionalità da Bruno Chiaro e da sua moglie Rosella Mazzoldi (figlia del fotografo Umberto ndr) chiuderà definitivamente. I titoli di coda di una storia lunga 35 anni non hanno il sapore della difficoltà o della crisi. «Riusciamo a chiudere in salute e con il negozio in attività» hanno infatti confermato Bruno e Rosella. Ma ogni cosa, anche la più bella, ha un termine. E così è anche per “Ciak si gira”, un’attività storica di Civitavecchia, che ne ha accompagnato i cambiamenti e l’evoluzione, che non è mai rimasta uguale a se stessa, ma che anzi è riuscita a rispondere con rapidità e lungimiranza alle trasformazioni che man mano si imponevano sul mercato - noleggiando Vhs, aprendo punti nei centri commerciali, portando in città lo sviluppo in un’ora delle pellicole, collaborando con i parchi acquatici - senza farsi sopraffare ma anzi garantendo qualità e rimanendo un punto di riferimento, è arrivato il momento dell’addio. In questi giorni sono tanti ad avvicinarsi al bancone per un saluto sincero, per stampare le ultimissime fotografie, per portare a casa un gadget o un ricordo, tra macchinette ed attrezzature storiche, fotografie in cerca di proprietario, vecchi ricordi e novità passate di moda.


«La nostra è una storia lunga da raccontare – ha spiegato Bruno Chiaro – basti pensare che, ad oggi, sono l’unico fotografo ad aver conosciuto e sperimentato le quattro epoche della fotografia: il bianco e nero su lastra, il bianco e nero, il colore e il digitale». Oltre mille matrimoni all’attivo «con la cerimonia che è cambiata molto nel corso degli anni – ha aggiunto – dal rinfresco degli anni ’70 alle feste di oggi, dove c’è meno spazio per la tradizione, ad esempio». Ma nonostante l’avvento dello smartphone e la possibilità di avere nell’immediato la possibilità di catturare un momento e vederlo sullo schermo, «il fotografo resta parte integrante dei matrimoni, proprio per la sua professionalità riconosciuta». Le fotografie di Civitavecchia per testimoniare il cambiamento lasciando un’eredita alle giovani generazioni, l’album delle figurine nel 2000 con i bambini delle diverse discipline sportive cittadine, il corso di fotografia per i più piccole con le macchinette usa e getta a scuola: tante le iniziative di “Ciak si gira” nel corso degli anni. «Chiudiamo con dispiacere - ha confessato Rosella - soprattutto per chi da cliente è diventato un amico, consapevoli di aver messo sempre la passione in questo lavoro». La coppia sarà in Spagna per essere vicina al nipotino Angelo; e sicuramente in valigia non mancheranno reflex ed obiettivi.
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