MONTALTO - “Storia e sapori: il progetto Blue Route”: un progetto concreto per valorizzare la Blue economy e le tradizioni del mare. Ha fatto tappa a Montato Marina, presso il Centro servizi, la seconda tappa dell’Italian Blue Route, promosso da Blue Planet Economy Expoforum e l’Associazione Mar, che è un percorso che vuole valorizzare le eccellenze turistiche e culturali del mare. Il tutto è servito anche per permettere una futura crescita dell’economia ittica e culturale del territorio di Montalto. L’Italian Blue route” è un unico grande itinerario costiero in vela per sviluppare sinergie e visioni con la Blue economy al centro di una progettualità per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Questo progetto e percorso è stato già svolto a livello mondiale, partendo da Miami ed arrivando a Gibilterra e Montecarlo. Gli organizzatori, però, hanno voluto estenderlo anche all’Italia, partendo da Lerici e, ora, puntando sul Lazio transitando da Montalto. Nel Lazio Montalto di Castro ha aderito proprio in questi giorni con una delibera ufficiale a questo progetto insieme ad altri Comuni tirrenici come Cerveteri, Ladispoli e Santa Marinella. Con loro hanno aderito, tra gli altri, anche la Dmo Etruskey, il Comune di Messina, di Villa San Giovanni e la Federazione europea itinerari storici, culturali e turistici. “Blue route è il secondo progetto che il Comune di Montalto di Castro ha realizzato – ha detto la sindaca Emanuela Socciarelli – partecipando al bando del Flag Lazio Nord. Parliamo di un progetto che lega le coste italiane e laziali da nord a sud: abbiamo seguito l’esempio di Santa Marinella, Comune capofila. Il coinvolgimento dei giovani, dello sport e dei momenti ricreativi, tutte attività a titolo gratuito, servono alla promozione territoriale e sono un importante momento educativo”. Sabrina Busato, presidente della Feisct, ha illustrato il workshop presentato anche a Montalto Marina. “Italian blue route racconta la bellezza del patrimonio blu, tra mare, laghi e fiumi. Serve mettere a sistema il patrimonio marino e le sue biodiversità che, da secoli, ci accompagna. L’Italian Blue route nasce a trazione laziale. La Blue economy cui miriamo non è solo un modo per sviluppare la sostenibilità ambientale ma anche un modo per riscoprire le identità dei territori mediante la conoscenza delle risorse e delle eccellenze del mare”. Pietrangelo Pettenò, presidente del Centro studi Medfort Italian blue route, ha chiarito come “la Blue economy nasce come sviluppo della green economy ma con l’ambizione di azzerare le emissioni di anidride carbonica. Vogliamo creare anche occupazione, oltreché economia sostenibile, mediante le sinergie e le reti che la blue economy può realizzare. In questo senso la progettazione europea è fondamentale ma serve creare anche figure competenti e sfruttare i bandi che l’Europa offre. L’Italian Blue tour è un contenitore aperto ai soggetti che vogliono aderire per realizzare tutti questi obiettivi”. Renato Carafa (pres. Delegazione univ. Tor Vergata della Lega navale) ha ricordato la tradizione della Lega navale “nata 126 anni fa e promotrice della filosofia del mare, in cui si lavora in squadra e il mare detta le regole: è un messaggio per la società e per i giovani. Nel corso della presentazione del progetto “Italian Blue tour” i Comuni di Montalto di Castro e Santa Marinella con la sindaca Emanuela Socciarelli e Paola Fratarcangeli (consigliera delegata al castello di Santa Severa ed al marketing territoriale) hanno ritirato le bandiere del progetto presentato al Centro servizi di via Tevere. Inoltre sono stati consegnati anche i titoli di “Blue ambassador” a Piero Orlando, Edoardo Bruni e Marina Morelli. La presentazione si è conclusa con una degustazione dei prodotti ittici a chilometro zero di Montalto e del territorio tirrenico. ©RIPRODUZIONE RISERVATA