ORTE - «Gli studenti dell’istituto superiore Fabio Besta stanno attualmente vivendo una situazione estremamente critica e inaccettabile». Lo dice a gran voce Paola Grilli della Flc Ggil.

«Da settembre scorso, a causa di problemi strutturali presso l’istituto - spiega Grilli - sono costretti a partecipare alla didattica a distanza (Dad) uno o due giorni a settimana. La Flc Cgil esprime la sua profonda preoccupazione per questa situazione e si schiera al fianco degli studenti nel richiedere un’immediata risoluzione del problema. La Dad, sebbene sia stata un valido strumento in situazioni di emergenza, non può essere accettata come una soluzione permanente. La Flc Cgil riconosce l’importanza dell’apprendimento in presenza, non solo per garantire una didattica di “qualità”, ma anche per favorire la socializzazione e un equilibrato sviluppo psicofisico degli studenti».

«L’istruzione - aggiunge Grilli - è un diritto costituzionale che deve essere garantito: la persistente adozione della Dad sta danneggiando non solo la qualità dell’istruzione ma anche il benessere degli studenti, privandoli di un’esperienza educativa completa. La Flc Cgil esorta le autorità scolastiche, comunali e provinciali a intervenire prontamente per risolvere i problemi strutturali che impediscono il ritorno alla normale didattica in presenza. E’ un imperativo categorico garantire un ambiente educativo che soddisfi gli standard necessari per un apprendimento efficace. Invitiamo inoltre le autorità a coinvolgere gli studenti nel processo decisionale, assicurando che le loro voci siano ascoltate e rispettate. La partecipazione degli studenti è essenziale per trovare soluzioni efficaci e costruttive». «La Flc Cgil - dice in conclusione Grilli - sostiene pienamente le proteste degli studenti e dei genitori e si impegna a fornire il proprio supporto affinché le loro richieste siano ascoltate e soddisfatte. Chiediamo a tutte le parti coinvolte di avviare un dialogo aperto e costruttivo per risolvere questa difficile situazione nel miglior interesse degli studenti e dell’intera comunità scolastica».

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