CERVETERI - Sia il sindaco che il dirigente scolastico sapevano del possibile dimensionamento scolastico della Don Milani e per questo «avevano preso contatti interlocutori con il "Cena" per avviare un dimensionamento più razionale che portasse meno fastidi all'utenza». Si difende dalle accuse il reggente della Don Milani Riccardo Agresti. Accuse inerenti la perdita di autonomia della scuola a causa del basso numero di iscritti. Insomma: del dimensionamento si era a conoscenza e allo studio ci sarebbe stata la possibilità di accorpare la scuola della frazione con il "Cena" ma da quest'ultimo sarebbe arrivato un "no" tanto che dirigenza e amministrazione si stavano «organizzando con i tempi previsti (novembre 2024) e poi fatti saltare (anche giustamente) da Governo e Regione». E anche Agresti come il sindaco Gubetti punta i riflettori sull'incontro tra istituzioni del 19 dicembre scorso dove si era «concordato di realizzare il dimensionamento al prossimo 30 novembre 2024». Il dirigente scolastico torna poi sulla perdita di posti di lavoro che coinvolgerebbe anche collaboratori scolastici e sulle ripercussioni nei bambini e nelle loro famiglie a causa dello spostamento della segreteria a «25 chilometri» di distanza, anziché «di 4» come sarebbe stato nel caso di un accorpamento col Cena.

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