Dall’otto al dodici maggio Matteo Erriquez e Giulia Ciambella, rispettivamente della terza e quarta AS del Liceo Scientifico Galilei, hanno partecipato ad un’esperienza di PCTO (ex Alternanza Scuola-Lavoro) a Bruxelles, presso le istituzioni dell’Unione Europea.

Abbiamo preso parte ad una simulazione di una seduta del Parlamento Europeo, durante la quale abbiamo avuto modo di discutere, e successivamente approvare, una legge riguardante “Food Safety”, cioè delle direttive sulla sicurezza alimentare. Il progetto è stato interamente in inglese e l’associazione che ha permesso ciò è European People, già nota al Liceo Scientifico per la realizzazione di un progetto altrettanto coinvolgente presso la Camera dei Deputati di Roma.

Il luogo dove si sono svolti i lavori è stato per il primo e il terzo giorno, la Camera di Commercio Belgo-Italiana, mentre nella giornata di Mercoledì 10 maggio ci siamo recati presso la sede EESC – European Economic and Social Committee. I ruoli che si potevano interpretare erano quattro: lobbista, cioè colui che persuade i membri del parlamento a votare nell’interesse dell’azienda per cui lavora, imprenditore, giornalista ed europarlamentare; quest’ultimo ha catturato l’attenzione di entrambi: il nostro compito è stato proprio quello di approvare o scartare i vari articoli (in totale quattordici) e di convincere il resto della platea. I nostri sforzi sono stati apprezzati, visto che ci siamo portati a casa un attestato di menzione d’onore come “Migliori Europarlamentari”.

Durante le varie giornate, nei momenti liberi, tutti noi abbiamo avuto modo di visitare la città, scoprendo luoghi magnifici come la Grand Plaza, il Museo Magritte, il Parc Royal e la maestosa Biblioteca Reale. Le visite che certamente di più ci hanno colpito sono state quelle presso il Parlamento Europeo e il Parlamentarium: la possibilità di visitare il luogo dove vengono discusse le leggi che ci coinvolgono in prima persona ha motivato ancora di più noi “neo-politici”, guidati da un ex addetto stampa del luogo. Ci siamo recati alla camera proprio il 9 maggio, in occasione del settantatreesimo anniversario della presentazione della Dichiarazione Schumann, nonché Giornata dell’Europa.

Certamente un altro incentivo che ci ha motivato durante la settimana è stato la presenza di studenti provenienti da tutta Italia: liceali e universitari da Pesaro, Genova, Milano, Polignano a Mare e Francavilla Fontana hanno permesso ai nostri inviati di confrontarsi sulle varie realtà del resto della penisola, dal punto di vista personale e professionale. Alla simulazione ha partecipato anche un ragazzo Belga, che ha contribuito all’arricchimento del bagaglio culturale che i nostri ragazzi riportano indietro.

Questo progetto ha permesso di visitare un nuovo Paese, di soddisfare un bisogno di conoscenza che deve essere sempre presente, di essere inclusivi e aperti a nuove conoscenze anche con culture diverse, aperti ad accogliere tutto ciò che ci viene offerto, ma soprattutto abbiamo sviluppato capacità di adattamento e di organizzazione in una realtà molto più grande di quella a cui siamo abituati e in assenza dei genitori: la necessita di comunicare in una lingua straniera e di essere etichettati come “gli stranieri” ha modificato la percezione della realtà e ha imposto la necessità di indossare “altri abiti”, un po’ più scomodi ma che è necessario conoscere per avere una visione completa del mondo.