«Incentivare lo studio e le cattedre di spagnolo nelle scuole della Tuscia, soprattutto alle medie». A chiederlo è la segretaria generale della Uil scuola di Viterbo, Silvia Somigli.

«Nelle scuole medie della Tuscia – prosegue Somigli – le cattedre di lingua spagnola sono soltanto 8. Pochissime. Una situazione allarmante. Fondamentale invece diffondere il più possibile questa lingua tra gli studenti. Non solo perché è una delle più diffuse al mondo, ma anche perché le comunità straniere che parlano lo spagnolo sul nostro territorio sono sempre più in crescita ed è fondamentale che la classe dirigente del futuro, che si forma a scuola, impari a interagire con tutte le realtà che ha di fronte». Lo spagnolo è attualmente la seconda lingua materna più parlata al mondo dopo il cinese. A seguire, le altre lingue più parlate sono l’inglese e l’hindi. I parlanti che usano lo spagnolo come lingua madre rappresentano il 6,3% della popolazione mondiale e si stima che il numero crescerà nei prossimi cinquanta anni fino a raggiungere i 726 milioni di parlanti nel 2068. «Lo spagnolo – sottolinea Somigli – è lingua madre in 22 paesi. È la seconda lingua più studiata al mondo (24 milioni di persone), la seconda lingua nella comunicazione internazionale e la terza lingua più usata in Internet. Negli Stati Uniti è la lingua più studiata in tutti i livelli di insegnamento ed è la seconda lingua più parlata dopo l’inglese. In Italia è la lingua più studiata dopo l’inglese».

«A livello di linguaggio specialistico – conclude infine Silvia Somigli – è tra le lingue più utilizzate in Italia in ambito turistico, soprattutto per il turismo religioso, particolarmente praticato dagli ispanofoni, che in prevalenza sono di religione cristiana».