TARQUINIA - Dovrà essere una grande manifestazione in difesa dell’ospedale di Tarquinia, capace di mostrare una cittadinanza compatta e determinata ad avere chiarezza e certezze sul futuro della struttura sanitaria e sulle scelte in merito ai servizi offerti.

E’ questo l’intento di chi ha organizzato la mobilitazione in programma per sabato prossimo, 25 marzo, a partire dalle 10 nella città tirrenica.

Una volta radunatisi in piazza Matteotti, i manifestanti muoveranno in corteo proprio verso l’ospedale con striscioni e cartelloni, portando in strada la tenace strategia di opposizione e resistenza posta in essere dai cittadini di fronte a scelte ritenute dannose nei confronti non solo della struttura ospedaliera, ma anche della cittadinanza e del territorio in generale.

Una manifestazione, come ribadiscono a gran voce gli organizzatori del gruppo civico “Insieme per l’ospedale di Tarquinia”, che non vuole e non dovrà avere colore politico. Un corteo che intende inviare precisi messaggi ai responsabili decisionali, in primis alla Asl di Viterbo, e che vuole essere «una voce sola, unica e corale», capace di riferire non soltanto la preoccupazione di Tarquinia e del comprensorio, ma anche il legame che unisce i cittadini all’ospedale stesso.

«Niente simboli o bandiere partitiche e di parte, niente esponenti politici», ribadiscono gli organizzatori, «affinché ogni cittadino, di ogni opinione e colore politico, possa riconoscersi in un movimento nato con il solo scopo di sventare gli evidenti rischi di ridimensionamento cui pare andare incontro il nosocomio della città tirrenica e, semmai, incentivare un potenziamento delle prestazioni contrastando le difficoltà che già si riscontrano».

L’attività del gruppo civico “Insieme per l’ospedale di Tarquinia”, iniziata spontaneamente con un tam tam virtuale sui social, non intende inoltre fermarsi alla mobilitazione del 25 marzo, ma sta già strutturandosi con opere di sensibilizzazione e informazione destinate ai cittadini non solo di Tarquinia, ma anche dei paesi del comprensorio che da decenni vedono nell’ospedale della città etrusca un punto di riferimento, efficace e competente, per la salute.

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