CIVITAVECCHIA – La Asl Roma 4 ha annunciato la riapertura dei termini di partecipazione al corso di formazione per ottenere la qualifica di operatore socio sanitario. C’è tempo fino al 26 marzo per le domande. La direttrice generale, dottoressa Cristina Matranga, ha sottolineato l'importanza di questo corso su misura per le esigenze dell'azienda, che soffre di carenza di personale sanitario. LA PAGINA PER SCARICARE IL MODULO.

COME È ORGANIZZATO IL CORSO

Il corso, articolato in 1012 ore, si svolgerà a Civitavecchia e Bracciano, offrendo 94 posti con un costo calmierato di mille euro. Due posti saranno riservati a detenuti e due a soggetti con patologie psichiatriche, promuovendo l'inclusione sociale.

La necessità di reperire personale qualificato da inserire nei servizi ospedalieri ma anche in quelli territoriali, ad esempio come l’assistenza domiciliare, ha indotto infatti la Asl Roma 4 ad organizzare un corso di formazione per l’acquisizione della qualifica di operatore socio-sanitario, di cui a breve si apriranno le iscrizioni. In tutto sono 94 i posti disponibili, viene privilegiata la residenza nei comuni sede del corso (Civitavecchia e Bracciano).

Il costo, di mille euro, è stato calmierato rispetto a quello sul mercato per dare la possibilità ad una platea più ampia di partecipare. 

I COMMENTI

“Un corso – ha spiegato il Direttore Generale della Asl Roma 4, la dottoressa Cristina Matranga – che abbiamo fortemente voluto e progettato su misura per le esigenze della nostra Azienda, che soffre in particolare la carenza di personale del comparto sanitario e che potrà dunque giovarsi in futuro della possibilità di affiancare agli infermieri la figura degli OSS formati sul territorio. Per l’azienda avere la possibilità di attingere ad un bacino di professionisti del territorio, in caso di eventuali assunzioni, – ha aggiunto – rappresenta una buona opportunità. L’occasione poi è anche quella di avviare percorsi di integrazione e inclusione. Proprio per questo abbiamo deciso, in collaborazione con la Direzione del Carcere di Civitavecchia e in piena sinergia con il nostro Dipartimento di Salute Mentale, di aggiungere questi quattro posti e riservarli a specifiche categorie. Come azienda pubblica abbiamo il dovere di impegnarci in azioni capaci di migliorare la qualità di vita dei nostri assistiti tutelando le minoranze e favorendo l’inclusione a tutti i livelli. A breve apriremo le iscrizioni e ci auguriamo che la partecipazione sia importante, visto il peso dell’iniziativa”.

“Per il Dipartimento di Salute Mentale – ha spiegato il direttore del Dsm dottoressa Carola Celozzi – si tratta di un'occasione importante per offrire a persone che hanno superato le fasi più critiche del disturbo un'opportunità reale di inserirsi in un circuito professionale spesso inaccessibile sia per ostacoli di tipo economico che per i danni che la patologia crea alla sfera emotiva, che spesso rendono i soggetti rinunciatari rispetto alla possibilità di trovare uno sbocco occupazionale. Avere dei posti riservati diventa una boccata d'ossigeno contro i meccanismi aberranti dei sistemi socioculturali che non tengono conto di certe ferite psichiche da cui non è semplice guarire. Un piccolo grande passo verso i cittadini che hanno perso visibilità ed energia sociale”.

“Il lavoro è sicuramente un aspetto fondamentale per il processo di reinserimento sociale dei detenuti – ha concluso la direttrice degli Istituti Penitenziari di Civitavecchia, la dottoressa Patrizia Bravetti - offrire opportunità lavorative ai detenuti non solo permette loro di acquisire competenze professionali, ma costituisce un elemento di un più ampio percorso di cambiamento personale che inizia durante la detenzione attraverso l’istruzione, la cultura, la revisione critica del reato e conduce verso ritorno alla vita sociale, riducendo anche il rischio di recidive. È una grande opportunità per la quale ringrazio la Asl RM4”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA