TARQUINIA – La volontà è quella di mantenere l’ospedale di Tarquinia e di potenziarlo. La struttura sanitaria di Tarquinia è, e resta, ospedale sede di Pronto soccorso, come previsto dal piano regionale, che sarà arricchito a breve anche dalla presenza della Casa di Comunità, quale valore aggiunto di collegamento tra l’ospedale e il territorio, e di una centrale operativa.

Parole scandite con chiarezza quelle della direttrice generale della Asl di Viterbo, dottoressa Antonella Proietti, intervenuta ieri pomeriggio al consiglio comunale di Tarquinia.

Il punto sulla discussione relativa al nosocomio etrusco è stato anticipato in apertura di assise per volere del sindaco Giulivi che ha voluto ricordare il lavoro costante realizzato nel tempo per pianificare con la Asl i miglioramenti a favore dell’ospedale di Tarquinia. Dopo le premesse dei consiglieri d’opposizione Manuel Catini e Sandro Celli, tra i firmatari della richiesta di discussione consiliare, la dottoressa Proietti è intervenuta illustrando i tanti progetti in corso di realizzazione, con il supporto anche di slide.

Di fatto sono stati ripercorsi i numerosi investimenti in essere, già illustrati nella missiva che la Asl ha inviato al Comune di Tarquinia, progetti che parlano di investimenti complessivi per oltre 19 milioni di euro a favore della struttura sanitaria locale.

Smentita ogni ipotesi di trasferimento di strumentazioni tecnologiche che, anzi, sono state potenziate, quali ad esempio il mammografo di nuova generazione, arrivato in sede proprio in questi giorni.

Sale operatorie nuove e un nuovo pronto soccorso, in una diversa location, tre le notizie ribadite dalla direttrice Proietti che ha confermato il lungo lavoro dell’azienda per far fronte alla grave presenza di personale, “che è un’emergenza nazionale frustrante”. La strategia di una equipe itinerante, è la soluzione che l’azienda ha messo in campo per far fronte a tali carenze, con l’obiettivo di ricostituire al meglio tutti il personale nei reparti, in primis Ortopedia, già a partire da settembre - novembre.

“Grazie per averci dato l’opportunità di confrontarci – le parole della direttrice Proietti – non mi stancherò mai di dire quanto il confronto sia importante e costruttivo. Mi sento di dire che io non sono dall’altra parte, ma sono con i cittadini. E’ stato fatto tanto e l’ospedale di Tarquinia non è mai stato messo in discussione - ha sottolineato - La rete ospedaliera regionale prevede in provincia di Viterbo un ospedale Deal che è Belcolle, due ospedali sede di pronto soccorso, che sono Tarquinia e Civita Castellana, quindi con la Medicina, Chirurgia e Ortopedia, e un ospedale di zona disagiata che è Acquapendente, ancora più piccolo”. “C’è una difficoltà al livello nazionale, gli ortopedici poi sono merce rara. L’azienda non si è rassegnata, abbiamo messo in atto tutte le possibili procedure di reclutamento, anche con incarichi libero-professionali».

Nota dolente il punto nascite, che chissà se tornerà mai più a Tarquinia, trattandosi di indicazioni ministeriali in base a parametri che poi le Asl si limitano ad applicare. E di conseguenza il pediatra, strettamente connesso. Si lavora invece per il ripristino del neuropsichiatra infantile, figura prevista e necessaria. Buone notizie invece per l’imminente apertura del bar all’interno della struttura sanitaria. Massimo impegno, inoltre, inserito tra le priorità, per quanto riguarda la guardia medica, indispensabile a Tarquinia nel periodo estivo, come sottolineato dal sindaco Giulivi.

Parole insomma rassicuranti, quelle della dottoressa Proietti, che hanno incontrato il favore dei consiglieri di maggioranza e opposizione, con l’augurio finale, che possano essere fatte proprie anche dal commissario di imminente insediamento.

«Siamo stati ben felici di ascoltare l’ampia ed esaustiva spiegazione del direttore generale Antonella proietti che ci ha rassicurato molto sul futuro del nostro ospedale - il commento di Catini - Previsti investimenti sul personale, nuove tecnologie, adeguamenti strutturali. Continueremo comunque a monitorare la questione con la speranza che quanto promesso oggi per il nostro ospedale venga realizzato nel più breve tempo possibile».

Sulla stessa linea Sandro Celli: «Ci conforta apprendere che non ci sarà alcun depauperamento. Le rassicurazioni per noi sono musica - ha detto il consigliere - e non solo per i cittadini di Tarquinia ma per tutto il vasto bacino di utenti provenienti dal comprensorio».

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