CIVITAVECCHIA - La giovane civitavecchiese Aurora Garofolo premiata come “best actress”, migliore attrice, al New York movie awards per la sua performance in “Never again”. Il corto di Alessandro Fiorucci sta facendo incetta di premi, recentemente è stato proiettato al Milan Gold Awards dove ha strappato il premio “Miglior prima regia” salendo ad un totale di 5 premi ottenuti e 17 selezioni ufficiali in giro per il mondo. «Sicuramente è una bella soddisfazione - ha commentato Garofolo - che arriva a coronamento di una bella esperienza».



Un corto di 15 minuti girato a gennaio 2020, «un progetto - ha continuato - ambizioso che ha coinvolto molte persone». Never again parla di guerra, più precisamente della seconda guerra mondiale, ed esplora il trauma, la paura, quel ventaglio di emozioni che lascia il segno su tutte le parti coinvolte. Siamo nel 1943, i nazisti invadono Roma e un partigiano si asserraglia in un capannone, i tedeschi lo seguono e si appostano. Ci sono persone che fuggono, che cercano di entrare nel capannone per trovare riparo dalla furia nazista ma vengono abbattute, tra di loro c’è Clelia (Aurora Garofolo) che viene colpita ad un polpaccio ma riesce ad entrare e lì inizia la parte più intensa della storia, fatta di sguardi, sensazioni e la voglia di sopravvivere.

«Non sono un’attrice professionista - ha detto Garofolo -, Alessandro mi ha scelto e io mi sono fidata di lui. È stato interessante entrare nella mente di Clelia, una ragazza segnata da 3 anni di guerra, un processo fatto di elaborazione interiore. Nel corto c’è molta azione, ci tenevamo che ci fosse parecchia sostanza, che le emozioni trasparissero dai movimenti, dagli sguardi. Un’esperienza che mi ha nutrito dentro. Eravamo a gennaio, faceva molto freddo ma è stato divertente strisciare nel fango, vedere tutte quelle persone in azione, quasi fosse un film di Leone o Tarantino, c’era tanto sangue finto. Nel complesso credo che il risultato sia stato più che all’altezza delle aspettative».

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