CIVITAVECCHIA – «Ci sono luoghi in cui si entra con la paura nel cuore e si esce con la gratitudine negli occhi. Luoghi dove la medicina incontra la gentilezza, dove la scienza cammina mano nella mano con l’umanità, dove l’esperienza non schiaccia ma solleva. L’Ospedale San Carlo di Nancy è uno di questi luoghi e, in particolare, il reparto di Chirurgia Endocrina rappresenta una vera eccellenza nella sanità italiana. Un reparto dove a brillare è una squadra straordinaria, tutta al femminile, guidata da professioniste eccezionali che meritano non solo stima, ma un ringraziamento sincero, profondo, emozionato: la professoressa Emanuela Traini e la dottoressa Giulia Carnassale.

La professoressa Traini è una di quelle figure che lasciano un segno indelebile. Direttore della Chirurgia Endocrina del San Carlo di Nancy, porta con sé un bagaglio di esperienza immenso, maturato in decenni di lavoro ai vertici della chirurgia endocrina italiana. Ha formato medici, pubblicato più di cento articoli scientifici, operato migliaia di pazienti con mano ferma e mente lucida. Ma ciò che più colpisce di lei non è soltanto la competenza chirurgica – assoluta, rigorosa, ineccepibile – bensì la sua straordinaria capacità di entrare in empatia con ogni paziente. Il suo sguardo calmo, la voce ferma, la chiarezza con cui spiega ogni passaggio infondono immediatamente sicurezza anche nei cuori più impauriti. È scrupolosa, attenta, presente in ogni momento del percorso. Non si limita a curare: accompagna. E lo fa con grande forza. Accanto a lei, la dottoressa Giulia Carnassale, anch’essa professionista brillante e appassionata, aggiunge energia, competenza ed efficienza a questa squadra meravigliosa. Dopo una formazione eccellente che l’ha portata anche all’estero, la dottoressa Carnassale ha scelto di dedicarsi con convinzione alla chirurgia endocrina, distinguendosi per precisione, disponibilità e umanità. Conosce bene la fragilità dei pazienti che si trovano ad affrontare patologie complesse e sa come prendersene cura con dolcezza e determinazione. Il suo modo di lavorare è serio, pulito, rassicurante. La sua presenza nel team arricchisce di nuove prospettive un reparto che già si muove ai massimi livelli di qualità. A completare questo straordinario percorso umano e medico, non posso non rivolgere un ringraziamento sentito e commosso alla dottoressa della Asl Roma Francesca Ianni, endocrinologa di rara sensibilità e competenza, che ha preso a cuore il mio caso fin dal primo momento. È stata lei a vedere oltre i numeri, oltre i referti, oltre le paure. È stata lei ad ascoltarmi, a comprendermi, a guidarmi verso la strada giusta. Mi ha accompagnato con dedizione e attenzione, e grazie al suo sguardo clinico lucido ma empatico, ha aperto il cammino verso la cura. A lei devo non solo la diagnosi, ma la serenità con cui ho affrontato ogni passo successivo. Il mio grazie sincero va anche alla dolcissima dottoressa Amelia Mattia. Insieme, la professoressa Traini, la dottoressa Carnassale, la dottoressa Ianni e la Mattia rappresentano il volto più bello della medicina moderna. Sono la dimostrazione che l’eccellenza scientifica può e deve convivere con il rispetto profondo per l’essere umano. Il reparto che dirigono e supportano è dotato di strumentazioni all’avanguardia, frutto di investimenti mirati e intelligenti. Dalla chirurgia mini-invasiva alla neuromonitorizzazione intraoperatoria, ogni dettaglio tecnico è curato al massimo livello. Ma la vera forza non sta solo nella tecnologia: sta nelle mani, negli occhi, nel cuore di chi la utilizza. E in quel reparto ogni gesto trasmette attenzione e competenza, ogni parola è scelta con cura, ogni sorriso è autentico.

Un ringraziamento sentito va anche all’anestesista che accompagna il paziente con dolce fermezza nel momento più delicato, e a tutto il personale del reparto di Chirurgia Endocrina e della sala operatoria, sempre gentile, attento, professionale. Nessuno viene dimenticato, nessuno viene trascurato. Il lavoro di squadra è armonico, silenzioso, efficace.

Un elogio sincero merita l’intera struttura ospedaliera. L’Ospedale San Carlo di Nancy è un luogo dove si respira ordine, pulizia, organizzazione. Il personale è gentile, i servizi sono efficienti, i tempi di attesa contenuti. Tutto funziona con precisione, ma senza mai perdere di vista l’aspetto umano. Qui si viene curati, davvero. E ci si sente ascoltati. Capiti. Rispettati.

In un tempo in cui la sanità pubblica e privata spesso fatica a offrire risposte adeguate, esistono ancora realtà che rappresentano un faro nel buio, una speranza concreta per chi si affida con timore alla competenza altrui. La Chirurgia Endocrina del San Carlo di Nancy è una di queste realtà. E lo è grazie a donne come Emanuela Traini, Giulia Carnassale e Francesca Ianni, che ogni giorno affrontano la sfida della cura con intelligenza, passione e profonda umanità. A loro va un grazie che viene dal cuore».

Romina Mosconi