CERVETERI - Rendere fruibile anche ai non addetti ai lavori la storia, le ricerche che hanno portato a "risorgere" quelle opere che ora si trovano esposte all'interno del Museo Nazionale Cerite e all'interno dei siti del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia. È questo il senso di " e-Archeo HI® - Human Interface", il sistema multimediale di ultima generazione che rientra nel più ampio progetto multimediale integrato "e-Archeo" presentato al Mic, e che racconta otto siti archeologici di interesse nazionale secondo un modello esperienziale integrato sia online che sul posto. Progetto promosso dal Segretario Generale MiC e coordinato da Ales Spa e che si è avvalso anche della collaborazione del Cnrr e di diverse università italiane. «Il progetto - ha spiegato Carolina Botti, direttrice rapporti pubblici-privati e progetti di finanziamento Ales Spa - nasce da una strategia che è quella di raccontare una parte del patrimonio culturale, quello archeologico, ma attraverso solide basi scientifiche e renderlo comprensibile anche ai non addetti ai lavori». E per farlo sono stati messi a punto anche dei podcast con voci narranti e "tour tridimensionali" che raccontano la storia dei siti scelti rendendoli attrattivi anche e soprattutto per i giovani. Tra le tematiche affrontate, nel sito di Cerveteri, ci sono l'origine e sviluppo della città in relazione con il territorio, la città dei morti rappresenta la città dei vivi, l'influenza della cultura greca e vicino-orientale, le necropoli della Banditaccia (con ricostruzioni della tomba dei Capitelli, la Tomba dei Rilievi e un apposito contenuto per la Tomba degli Sposi), la necropoli di Monte Abatone (non fruibile dal pubblico ma resa disponibile virtualmente) e il Museo Cerite con alcuni degli oggetti "preziosi" contenuti al suo interno tra cui la Kylix e il Cratere di Eufronio. Tramite l'applicazione è illustrata in un linguaggio non specialistico e adatto al grande pubblico, la storia della grande metropoli etrusca. Seguendo un itinerario narrativo che si snoda valorizzando i capolavori custoditi nel Museo, viene raccontato al pubblico in modo semplice e rigoroso lo sviluppo culturale, sociale, ideologico e religioso degli etruschi di Cerveteri dall'VIII secolo avanti Cristo fino alla romanizzazione. Il sistema «olos®» permette all'utente di interagire con un personaggio narrante, l'etrusco Vel, avendo l'impressione di dialogare con lui, vocalmente o selezionando argomenti tramite tablet, grazie a una struttura narrativa a nodi. Soddisfatto, ovviamente, il diretto del parco archeologico Cerveteri - Tarquinia, Vincenzo Bellelli.

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