Don Ivan Leto*

Il sale, da sempre prezioso al punto da essere usato come moneta di scambio, preserva dalla corruzione, conserva gli alimenti e da' loro sapore. La luce è ancora di più. Con essa inizia la creazione. Gesù è la luce che illumina quelli che abitano nelle tenebre ed è il sale che ha saldato ogni debito. Senza il sapore di Cristo non serviamo a nulla. Gesù sa di Dio, ha il sapore di Dio, tutt'altro rispetto al sapore del mondo. Avere sale vuol dire avere questa esperienza di Dio. Ma il sapore si può perdere e tutti rischiano di diventare insignificanti, senza senso. La luce è Gesù che è "Luce da Luce". Una luce così intensa che fa sembrare tenebra la luce in cui viviamo. Battezzati, noi veniamo illuminati a nostra volta e riflettiamo luce sugli altri. È come nell'astronomia: corpi opachi, come la luna, non brillano di luce propria ma riverberano la luce del sole. In Mt 5, 13-16 testo evangelico di questa quinta domenica del tempo ordinario, Gesù non esorta ma afferma. Ci dice il segreto della vita che ci ha donato e che fa di noi il sale della terra e la luce del mondo, nonostante tutti i nostri limiti. Non basta parlare della luce, del sale, del lievito. Bisogna essere lievito che fa crescere, sale che da sapore, luce che illumina

*Don Ivan Leto


sacerdote della Diocesi


Civitavecchia - Tarquinia