CIVITAVECCHIA – «Il piano di phase out delle centrali a carbone resta invariato, prevede rinnovabili, sistemi di accumulo, chiusura delle centrali a carbone entro il 2025. Continuiamo a portare avanti la riconversione dei siti che sono poli energetici, con iniziative sviluppate insieme al territorio. Per accompagnare la transizione energetica, abbiamo tutta una serie di iniziative sugli impianti a carbone».

Così i rappresentanti di Enel sulle prospettive di sviluppo nei siti interessati dalla decarbonizzazione e dalla produzione di energia elettrica con particolare riferimento a Brindisi e Civitavecchia, in audizione in commissione Attività produttive della Camera, su iniziativa dei deputati di Forza Italia Alessandro Battilocchio e Mauro D’Attis.

«Per quanto riguarda l’alto Lazio – hanno spiegato i vertici della Spa chiamati in audizione – operiamo su Civitavecchia con la fabbrica a carbone e Montalto di Castro, che ha già visto il phase out degli impianti a olio. A Civitavecchia abbiamo impianti di accumulo di energia Bes in esercizio, c’è in corso un progetto di logistica. Avremo poi progettualità sulle aree occupate dall’impianto a carbone. Ci sarà una fabbrica per lo sviluppo della filiera rinnovabile e sulla valorizzazione del territorio».  Per brindisi, invece, si sta facendo strada il progetto della gigafactory di pannelli solari come già avviato a Catania. «Stiamo accompagnando nella riqualifica queste imprese, per fare attività diverse da quelle legate al carbone – hanno concluso - con risultati interessanti. Stiamo sviluppando progetti di formazione dei lavoratori, collaborazioni con gli istituti tecnici, attività con la scuola, per avvicinarla al mondo del lavoro».

IL COMMENTO – “L’audizione di questa mattina dei rappresentanti di Enel in commissione Attività Produttive della Camera ha confermato il phase out del carbone al 2025 e quindi l’esigenza di ragionare con urgenza e determinazione sul post centrale”. È quanto dichiara il deputato di FI Alessandro Battilocchio. «È apprezzabile il percorso di transizione che sul Lazio è iniziato da Montalto di Castro, con nuove forme di produzione energetica rinnovabile e batterie. Ma il territorio si aspetta molto, molto di più anche per il futuro di Civitavecchia – ha sottolineato - con la creazione di attività produttive durature, che possano dare una risposta ai lavoratori ed alle aziende dell’indotto. Quindi continueremo a monitorare attentamente le evoluzioni e ci aspettiamo già per i prossimi mesi aggiornamenti concreti su un piano industriale serio, concreto e capace di supportare la strategia del gruppo. L’annuncio di ieri del Direttore di Enel Lanzetta dell’esigenza di una nuova giga factory di pannelli ad esempio potrebbe andare in questa direzione. Durante l’audizione sono emersi anche due aspetti molto importanti: l’esigenza di nuove aree di sviluppo industriale e la partenza di Enel Logistics. Sul primo punto va fatta subito una riflessione insieme alle istituzioni locali, perché abbiamo urgente bisogno di nuovi spazi pronti per nuovi insediamenti industriali soprattutto nell’area retroportuale di Civitavecchia. Su Enel Logistics invece apprezziamo la volontà di iniziare entro la fine del 2023 con le attività: nelle prossime settimane promuoveremo un’iniziativa per approfondire entrambi questi aspetti.