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CIVITAVECCHIA – Roma si prepara a vivere una stagione di saldi estivi all’insegna della partecipazione. Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Economico di Confcommercio Roma, in collaborazione con la Camera di Commercio e Format Research, quasi l’80% dei consumatori romani è intenzionato ad approfittare delle promozioni. Il commercio tradizionale tiene ancora banco, con oltre la metà degli intervistati che dichiara di voler acquistare nei negozi fisici (58,2%), anche se cresce il ricorso al canale online (38,3%), ormai parte integrante delle abitudini d’acquisto. L’abbigliamento resta la categoria più gettonata (84%), ma si segnalano buoni numeri anche per articoli sportivi e calzature.
Il quadro che emerge a Civitavecchia è invece più prudente. Confcommercio Litorale Nord rileva una partecipazione sensibilmente più bassa rispetto alla Capitale, con una stima tra il 15 e il 20% in meno. Solo sei cittadini su dieci sembrano orientati a fare acquisti in saldo, e tra questi la propensione a scegliere i negozi fisici appare inferiore rispetto alla media romana. Anche l’integrazione tra acquisti in presenza e online è più limitata, mentre cresce l’attenzione al prezzo e alle reali necessità. Una fotografia che preoccupa gli operatori locali e che viene commentata senza giri di parole dal presidente di Confcommercio Litorale Nord, Graziano Luciani. «I numeri confermano ciò che tocchiamo con mano ogni giorno: il commercio di prossimità sta vivendo un periodo difficile – ha sottolineato - acuito dalla concorrenza dell’online che offre sconti aggressivi tutto l’anno, senza limiti di orario o localizzazione. Civitavecchia non fa eccezione: la partecipazione ai saldi è in calo, e la pressione economica su famiglie e imprese resta alta».
Luciani sottolinea l’importanza di andare oltre i saldi: «Non possiamo più affidarci a iniziative stagionali per tenere in piedi un tessuto commerciale sempre più fragile. Occorre una strategia urbana strutturata – ha ricordato -rigenerazione delle vie dello shopping, assoluta cura del decoro, eventi esperienziali e attrattivi. Serve ripensare il centro cittadino come luogo di incontro, di esperienza e di valore, capace di attrarre anche il turismo di prossimità». L’appello finale del presidente è rivolto alle istituzioni, alle associazioni e al mondo imprenditoriale, invitati a fare squadra per rilanciare il commercio locale. «Dobbiamo lavorare insieme – ha concluso – per ridare identità e centralità al commercio locale. O lo facciamo ora, o rischiamo di trovarci tra pochi anni con ulteriori saracinesche abbassate e nessun piano per rialzarle».