Il museo dei Portici di piazza del Plebiscito è ora senza barriere architettoniche fisiche, sensoriali ed è davvero di fruizione globale. Ieri mattina, in una sala regia del Comune di Viterbo affollata in ogni ordine di posti, è stata presentato il progetto del museo dei Portici diventato fruibile anche per chi ha deficit a livello fisico o cognitivo. Poco dopo, nel museo in cui spicca La Pietà di Sebastiano Del Piombo, c’è stata l’inaugurazione ufficiale ed il taglio del nastro. Raggiante l’assessore alla qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne che ha seguito passo passo il completamento di un percorso «che riguarda tutti perché sulla disabilità non ci devono essere divisioni. Il percorso museale, aperto a tutte le persone con deficit cognitivi o fisici, durerà tre anni e non conta che l’abbia portato a compimento io ma che si sia arrivati al risultato». La sindaca Chiara Frontini ha parlato «di una Viterbo inclusiva e partecipata ed è un segnale che il percorso museale che ha azzerato le barriere architettoniche e sensoriali sia stato finanziato con fondi Pnrr . Viterbo deve andare verso l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche».

A presenziare all’inaugurazione c’erano anche il presidente di Archeores Giampaolo Serone; il professore Maurizio Errigo, ordinario di urbanistica alla Sapienza di Roma; il presidente di Aism Viterbo Francesco Veleno ed il consigliere delegato all’accessibilità agli spazi museali Ugo Poggi.

In platea, tra gli altri, il vicesindaco Alfonso Antoniozzi ed ai servizi sociali Patrizia Notaristefano; le consigliere comunali Antonella Sberna, Alessandra Croci e Maria Rita De Alexandris. Presenti anche le associazioni che si occupano di disabilità.

Il professor Errigo ha parlato del laboratorio permanente che, per tre anni, permetterà un percorso di approfondimento sull’accessibilità con circa 100 incontri fino al giugno del 2026. Nel corso di questi incontri verranno analizzati cinque profili di utenza tra cui normodotati; persone con problemi di deambulazione; cardiopatici; persone con passeggino, donne in gravidanza e utenti su sedia a rotelle. Il linguaggio Lis permette una fruizione completa del museo così come la lettura del sito www.museodeiportici.it, tradotto interamente in Lis. Soddisfazione è stata espressa anche dal consigliere delegato Ugo Poggi e dal presidente Aism Veleno. Si tratta di una vittoria di civiltà senza dubbio che, permettendo a chi ha deficit fisici, cognitivi o sensoriali, di godere delle bellezze artistiche del museo di palazzo dei Priori, lancia un messaggio anche per i prossimi anni affinché vengano abbattute le barriere architettoniche in tanti altri siti, uffici e location di Viterbo.