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È ripresa appieno l’attività dell’Unione musicale civitavecchiese, realtà storica sul territorio particolarmente dinamica e in continua crescita: circa 260 allievi per la scuola di musica, una banda comunale – la Puccini – composta da 52 elementi, tanti ragazzi che si preparano per il Conservatorio e 23 docenti impegnati ogni giorno nei corsi “che ancora continuiamo a proporre a costi adatti a tutti” hanno ricordato dalla sede di via Bramante. Numeri che fanno dell’Umc un punto di riferimento per la città. Dopo il successo dello scorso anno, sabato pomeriggio la scuola di musica apre la porte per l’open day: dalle 15 alle 19, infatti, sarà possibile provare i diversi strumenti musicali, mettersi alla prova e, perché no, scegliere il proprio corso per l’anno. “Nessun limite di età – ha spiegato la presidente Rita Busato – i corsi inizieranno il 1° ottobre prossimo. Siamo una realtà ormai consolidata, tantissimi i nostri ragazzi che si sono diplomati al Conservatorio e che poi oggi sono tornati nella scuola come insegnanti: solo per il pianoforte, ad esempio, abbiamo ben sei maestri”. “Negli anni sono stati formati tantissimi professionisti, molti hanno deciso di impegnarsi anche con la banda – ha aggiunto Cristiana Barbaranelli, una delle colonne portanti dell’Umc - che conferma la sua presenza non solo nelle iniziative religiosi e tradizionali cittadini, ma anche in appuntamenti orientati al sociale, confermando quel senso di comunità che ci contraddistingue”.
E sempre sabato, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024, il Museo archeologico nazionale di Civitavecchia ospiterà il concerto dei maestri dell’Unione musicale civitavecchiese: si esibiranno infatti al pianoforte Emiliano Manna e Sofia Colaiacomo e poi il Men in Blues Duo, composto da Giovanni Cernicchiaro alla chitarra e Gino Fedeli al flicorno. “Il concerto inizierà alle 20.30, con il Museo che rimarrà aperto fino alle 22.30 – ha ricordato il maestro Manna – ci inseriamo volentieri in questo progetto delle Giornate Europee del Patrimonio, facendo immergere il pubblico in una sorta di museo sonoro in miniatura, valorizzando l’aspetto multiculturale dei musei, con passaggi di letteratura, arti grafiche e pittoriche, musicali e coreografiche. Insieme a Sofia proporremo brani a due e quattro mani, mentre il Men in Blues Duo accompagnerà la platea nella musica jazz e blues, con un tuffo nel passato”.
L’ingresso a libero fino ad esaurimento dei posti.