VALLERANO - Sabato 11 maggio, l’amministrazione comunale con la collaborazione della Pro loco e dell’associazione San Vittore Martire, ha organizzato una giornata dedicata al gioco del ruzzolone, in occasione dei 215 dello statuto valleranese del “Giuoco del formaggio, ruzzolone e ruzzoletta” che nel 1909 il notaio e segretario comunale, Giuseppe Floridi, elaborò, anche per prevenire le frequenti e violente dispute tra i contendenti che si verificavano nel centro dei Cimini, rispetto a un gioco popolare, ancora oggi praticato in molte regioni italiane.

L’iniziativa, promossa dall’assessore alla cultura, Luca Poleggi, e dal consigliere con delega al turismo, Ivano Antonozzi, si svolge all’interno del programma dei festeggiamenti in onore di San Vittore martire che avranno luogo sabato 11 e domenica 12 maggio a Vallerano. La giornata del ruzzolone valleranese inizierà alle 10, presso il Palazzo della cultura Corrado Alvaro e libero Bigiaretti, con un incontro al quale parteciperanno, tra gli altri, oltre che al sindaco, Adelio Gregori, anche Anna Maria Buzi, presidente dell’Organismo indipendente di valutazione della performance del Ministero della cultura, Felice Orlandini, ispettore onorario del Ministero della Cultura per la provincia di Viterbo e sostituto commissario della Polizia di Stato, Gerardo Paolocci, giocatore di ruzzolone della Federazione italiana giochi e sport tradizionali (Figest), Manola Erasmi, consigliera comunale di Vallerano dal 2013 al 2018, e Tiziano Valerio Severini, presidente della Pro Loco di Vallerano. La manifestazione sarà anche una bella occasione per ricordare la riconsegna dello statuto al comune di Vallerano, avvenuto nel 2013, dopo che il manoscritto di sei pagine era stato trafugato dagli archivi storici locali. Il libricino, infatti, era finito su Ebay ed era stato messo in vendita da una nota libreria antiquaria di Torino. Al termine delle indagini, condotte personalmente dall’allora procuratore capo della Repubblica, Alberto Pazienti, e dalla polizia giudiziaria, il titolare della libreria era finito sotto inchiesta per ricettazione e il manoscritto, recuperato a Torino dall’ispettore della polstrada Felice Orlandini e dal luogotenente della finanza, Sandro Calista, era stato finalmente restituito alla comunità valleranese. «Una bellissima storia – commenta il sindaco Adelio Gregori -, ma, anche, un pezzo di storia che rischiava di perdersi nei meandri del web e che invece oggi vogliamo ricordare e tornare a raccontare. Per farlo abbiamo ripreso anche del materiale che, in un precedente evento del 2013, era stato prodotto grazie al lavoro dell’allora Amministrazione comunale e del Gruppo archeologico Francesco Orioli». Nel pomeriggio, poi, dalle 16, in un percorso che inizia dall’imbocco della strada provinciale e che conduce fino al campo sportivo di Vallerano, si svolgerà una gara dimostrativa del gioco del ruzzolone, il primo trofeo San Vittore, grazie alla partecipazione di alcuni iscritti Figest, che permetterà ai presenti di assistere a un gioco popolale e tradizionale che veniva praticato con frequenza da nostri nonni per le strade del paese. Per chi non lo conoscesse, il ruzzolone è un gioco derivato dal lancio della forma di formaggio, effettuato con un disco di legno che, appunto, richiama la forma di formaggio, e una cordella. Le misure del ruzzolone sono 26 centimetri di diametro 26 cm e 6 centimetri di spessore 6 cm con un peso non inferiore a 2 chilogrammi.

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