SUTRI – Ventuno anni di successi e di dibattito culturale. Riparte a Sutri, il prossimo 8 luglio, la rassegna Teatri di Pietra che, in un connubio perfettamente riuscito, unisce teatro, musica e danza, portando, tra giugno e settembre, lo spettacolo dal vivo in siti archeologici e monumentali di cinque regioni italiane e, da quest’anno, anche nei musei.

A Sutri, l’edizione numero XX partirà l’8 luglio e proseguirà, tra anteprime nazionali e spettacoli inediti, fino al 5 agosto. Quasi un mese all’insegna della cultura in un cartellone in cui, come spiega il Maestro Aurelio Gatti, coordinatore delle Rete, saranno 130 le manifestazioni in cui Teatri di Pietra porterà 38 diversi opere originali che andranno in scena in 23 siti archeologici.

Danza, musica, teatro e scritture drammaturgiche inedite compongono il cartellone, pensato per raccontare il presente in luoghi ricchi di storia – noti e meno noti – attraverso opere classiche e contemporanee.

Tante le prime: Gaius Plinius Secundus, per celebrare i duemila anni dalla nascita di Plinio il Vecchio, Clitennestra – il processo, Eurydice, Guerriere in nome di…Il filo d’oro, L’aquila e l’alabastro, Mare nostrum, Prog Symphony, Ulisse racconta Ulisse e altre ancora.”

Da quest’edizione: «L’idea di valorizzazione dei siti storici che è alla base dei Teatri di Pietra si estende anche ai musei. Dopo il Guarnacci il ciclo toccherà il Museo Pepoli di Trapani in agosto e Palazzo Doebbing di Sutri a fine settembre». La manifestazione è a cura di Pentagono Produzioni, in collaborazione con il Comune di Sutri, il patrocinio del Ministero della Cultura Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, la Regione Lazio, la Rete nazionale dei Teatri di Pietra, Fondazione Carivit e la sinergia con Archeoares e Extra Tuscia Experience.

La prestigiosa iniziativa, come sempre, sarà ospitata nello straordinario anfiteatro romano di Sutri, con la costante mission di valorizzare i teatri antichi ed i siti monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo.

L’obiettivo è quello di un progetto sinergico tra più soggetti che danno vita a performance di elevato spessore tra danza, musica e teatro che si fondono con l’archeologia ed il paesaggio.