A causa di un serio problema di salute dell’artista, la tournée di Drusilla Foer è stata sospesa. Previsto nell’ambito della stagione teatrale, nata dalla collaborazione tra il Comune di Viterbo e Atcl – Circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da Mic – Ministero della Cultura e Regione Lazio, lo spettacolo Venere nemica verrà sostituito con Le memorie di Ivan Karamazov, dal romanzo di Fëdor M. Dostoevskij, regia di Luca Micheletti, con Umberto Orsini il 23 aprile alle ore 21.00.

Il Comune di Viterbo e Atcl augurano a Drusilla Foer una pronta guarigione e si impegnano a recuperare lo spettacolo Venere nemica nella stagione teatrale 2024-25.

Un percorso all’interno dell’ultimo e forse più grande romanzo di Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov, che Umberto Orsini affronta, per la terza volta nella sua carriera d’attore, come una vera e propria linea guida e “cavallo di battaglia”. Dopo il fortunato sceneggiato televisivo di Bolchi e La leggenda del grande inquisitore, questo “nuovo Karamazov” è per Orsini l’occasione di confrontarsi direttamente con la complessità del personaggio più controverso e tormentato dell’intera epopea letteraria: Ivan Karamazov, il libero pensatore che teorizza l’amoralità del mondo e conduce forse consapevolmente all’omicidio l’assassino di suo padre; Ivan Karamazov, protagonista controverso e tormentato, colpevole e innocente insieme, ritorna a parlare, come un uomo ormai maturo che sente di non aver esaurito il suo compito, che sente il suo personaggio romanzesco troppo limitato per esprimere la complessità del suo pensiero e chiarire le esatte dinamiche dei “delitti” e dei castighi”… E così si confessa e cerca di raccontare la sua storia. Compila le sue memorie e tenta di fare luce sui propri sentimenti e sulla propria filosofia, provando a svelarne le implicazioni criminali in un vero e proprio thriller psicologico e morale.

Nella ricchezza d’un linguaggio penetrante quanto immediato e nell’avvicendarsi degli stati psicologici d’un personaggio “amletico” e imprendibile, Umberto Orsini è il grande protagonista di un inedito viaggio nell’umana coscienza che non teme di affrontare tabù antichi e moderni (la morte del padre, l’esasperato vitalismo, l’incontro con il diavolo), precipitando Ivan Karamazov nel suo personale “sottosuolo” dal quale compone delle allucinate eppure lucidissime memorie, quarant’anni dopo le vicende del romanzo di Dostoevskij. L’attore, accompagnato da una musica in stringente e fervido dialogo emotivo con le parole che pronuncia, dà luogo a una straziata e commovente confessione a tu per tu con se stesso e con i propri fantasmi, a metà tra la finzione letteraria e il “pirandelliano” dissidio con un personaggio in cui ritrova le espressioni più oscure del proprio “io”. Gli abbonati potranno partecipare all’evento sostitutivo mantenendo il proprio posto.

L’eventuale rimborso va chiesto entro il 3 aprile.

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