Oltre 80 eventi in due comuni, Viterbo e Bagnoregio, con circa 14 mila presenze totali agli eventi, quattro piazze del centro storico di Viterbo coinvolte e la voglia di estendere Ombre Festival anche ad altri punti di Viterbo e, con l’ampliamento della comunicazione, farlo diventare un riferimento nazionale.

Sono i numeri ed il bilancio in sintesi della quarta edizione di Ombre Festival, la prima del dopo pandemia, presentati ieri nel corso di una conferenza alla sala consiliare del Comune di Viterbo.

«Tra Viterbo e Bagnoregio Ombre Festival ha messo in campo oltre 80 eventi per 10 giorni di rassegna culturale con personalità di rilievo nazionale ed anche oltre – dice la sindaca Chiara Frontini - con nomi di spicco come il procuratore Gratteri, il ministro Piantedosi e la moglie dell’ex caposcorta di Falcone Tina Montinaro. L’auto Quarto Savona Quindici, i resti della Fiat Croma della scorta di Falcone saltata in aria nell’attentato, ha rappresentato il simbolo di Ombre Festival». A fare il bilancio di Ombre Festival erano presenti il sindaco di Bagnoregio Luca Profili, il questore Fausto Vinci, il direttore organizzativo di Ombre Festival Alessandro Maurizi, il presidente del consiglio comunale di Bagnoregio David Crescenzi, il presidente di Ance Viterbo Andrea Belli, il responsabile di Fiditalia Viterbo Fabio Caso ed il consigliere per la promozione della legalità del Comune di Viterbo, Umberto Di Fusco. «Una reliquia laica l’auto della scorta mostrata in piazza del Comune – ha detto ancora Frontini – che ha attirato tanti giovani e, questo, è per noi uno dei risultati culturali più belli. Uno degli obiettivi di Ombre Festival era per noi, oltre la voglia di rinvigorire il centro storico, quello di diffondere la cultura della legalità e ci siamo riusciti».

Il questore Fausto Vinci ha ringraziato l’organizzazione e spiegato che «come polizia di Stato abbiamo apprezzato la grande partecipazione di pubblico e ringrazio tutti i cittadini della Tuscia e mi complimento perché sono venuti in tantissimi malgrado la complessità di temi come la mafia e la legalità. Io ho lavorato con Gratteri per anni ed ero presente a varie serate: ho notato la sentita partecipazione della gente». Bagnoregio è stata la novità di questa quarta edizione ed il sindaco Luca Profili ha illustrato il lavoro svolto nei nove giorni di eventi nel suo paese. «Gli eventi di Ombre Festival – ha detto Luca Profili – non a caso si sono svolti al Belvedere che nel 2014 abbiamo dedicato a Falcone e Borsellino e, questa rassegna, ci ha fatto un regalo perché ci ha raccontato storie che ci hanno colpito nel profondo. Nell’ultimo evento con De Magistris, durato circa due ore, malgrado l’illuminazione che se n’è andata ed abbiamo dovuto accendere Civita, la gente è rimasta ed ha interagito con grande interesse. Per me vedere il banner di Bagnoregio unito a Viterbo è stato importante perché la sinergia premia sempre. Lavoreremo subito per il prossimo anno». «Mi piace sottolineare – ha quindi detto il direttore organizzativo di Ombre Festival, Alessandro Maurizi - che l’amicizia e la fiducia tra di noi ha consentito di dare alla città il nostro lavoro. Per risolvere le criticità cercheremo di coinvolgere ancora di più gli sponsor, lavorando per un ufficio stampa che possa diffondere ovunque i personaggi e gli eventi del festival. Dobbiamo cercare di uscire dalla città e solo allora saremo davvero vincenti». Sui progetti futuri Maurizi ha annunciato «un accordo che stiamo raggiungendo con la Rete Falcone, ci sono 20 mila ragazzi della nostra provincia da coinvolgere: per ora la rete arriva fino a Civitavecchia. Negli istituti superiori faremo ritornare alcuni personaggi del festival, realizzeremo dei laboratori che saranno poi fatti conoscere ad Ombre Festival. I giovani sono fondamentali per noi. Le istituzioni che fanno cultura è un fatto unico ed irripetibile: la collaborazione tra istituzioni e forze dell’ordine è stata vincente. L’obiettivo è quello di diventare una rassegna che duri nel tempo e si espanda anche ad altri settori come la politica, la filosofia, la storia e il calcio».