TOLFA - Nuovo e originale incontro promosso dal gruppo di lettura che periodicamente si riunisce presso la Biblioteca comunale di Tolfa. Sabato 18 marzo alle ore 17.30 grazie a questi incontro-dibattito si potrà conoscere più a fondo Maria Bellonci e il suo ''Rinascimento Privato''. Il gruppo di lettura, coordinato da Serena Ferraiolo, ha infatti affrontato l’impegnativa lettura di “Rinascimento privato”, l’opera che Maria Bellonci ultimò nel 1985, vincendo nel luglio del 1986, il prestigioso ''Premio Strega''.

Protagonista di “Rinascimento privato” è Isabella d’Este che si racconta, pagina dopo pagina.

"Che cosa è il tempo, e perché deve considerarsi passato? Fino a quando viviamo esiste un solo tempo, il presente - scrive Maria Bellonci - una forza struggente mi prende alle viscere: costruttiva o devastatrice non mi è dato di sapere; è senza regola, almeno apparente. Riordino i miei tempi a volta a volta presenti nella loro successività".

A rispondere alle domande sarà Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci e profondo conoscitore di Maria Bellonci e del suo Premio Strega. Stefano Petrocchi è direttore della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci che organizza Il Premio Strega. Ha curato il diario che si trova in appendice al romanzo, restituendo quello che l'autrice immaginava nei giorni di scrittura e che accompagnerà il pubblico in questa serata alla ricerca dell'autrice che si cela dietro la figura di Isabella d'Este. Insieme si potrà immaginare il suo pensiero e si cercherà di scorgerne i punti di congiunzione.

Stefano Petrocchi ha curato la riedizione di varie opere di Maria Bellonci e la collezione edita dal “Sole 24 Ore” I capolavori del Premio Strega. E' autore di ''La Polveriera'' (Mondadori), un racconto del Premio Strega.

Il suo lavoro di organizzatore del Premio insieme allo studio di epistolari e diari di Maria Bellonci lo porta a essere l'interprete più vicino del pensiero e della scrittura dell'autrice.

Petrocchi è stato già incontrato dal Gruppo di Lettura: le lettrici, infatti, si sono recate in visita alla sede della Fondazione in Roma, che ha sede nell’appartamento ai Parioli dove Maria e Goffedo vissero.

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