ALLUMIERE - “Tra Karl e Carl”: questo il titolo dell'appuntamento che si terrà oggi pomeriggio, alle ore 18, presso l’Aula Nobile del Palazzo della Reverenda Camera Apostolica di Allumiere.

Diego Fusaro, uno dei più importanti filosofi politici d’Italia, sarà ad Allumiere per una lectio magistralis sugli equilibri tra guerra e pace, partendo dal pensiero politico di due grandi filosofi, uno di sinistra e uno di destra: Karl Marx e Carl Schmitt. “Tra Karl e Carl” è un iniziativa di altissimo livello intellettuale che servirà a guardare le dinamiche del mondo da una diversa prospettiva.

Per parlare di questa iniziativa abbiamo intervistato l'assessore di Allumiere, Simone Ceccarelli, il quake ha voluto fortemente questo incontro. Come mai ad Allumiere avete scelto di fare un’iniziativa con un intellettuale con posizioni così “polemiche” come Diego Fusaro?

"Il termine “polemico” è quello giusto, se lo intendiamo nella sua accezione etimologica. Polemico non è colui che si lagna, polemico è colui che porta un elemento di conflitto. Un conflitto produttivo, dialettico, sul quale può nascere il confronto e la crescita intellettuale. La polemica, in questo senso, è arricchimento, “Polemos è padre di tutte le cose”, ci dice Eraclito, e noi abbiamo voluto porre sul tavolo de dibattito una posizione divergente rispetto al comune sentire proprio per fornire uno stimolo intellettuale alla popolazione di Allumiere".

Non temete che questa vostra scelta possa esporvi ad attacchi politici?

"E perché mai? Per ascoltare un intellettuale non è necessario sposarne le posizioni, ma è necessario riflettere su quanto dice. Oltretutto la nostra iniziativa si chiama “Tra Karl e Carl”, ed ha proprio come obiettivo l’analisi delle idee politiche alla luce del pensiero di due grandi filosofi: Karl Marx e Carl Schmitt, uno rivoluzionario e uno conservatore, se non addirittura reazionario. Il senso è cogliere gli elementi di verità che questi due giganti del pensiero politicohanno espresso. Non bisogna mai avere paura delle idee". Le idee di Carl Schmitt, però, furono molto vicine al nazionalsocialismo, e come diceva Pertini “il fascismo non è un’opinione, è un crimine”. "Lo è, senza dubbio. Ma non credo sia giusto confondere la complessa elaborazione teorica di un pensatore con le scelte compiute da esso in vita. Schmitt è stato così vicino al nazionalsocialismo da aver rischiato addirittura il processo a Norimberga. Bene. E in virtù di questo noi non dovremmo guardare in faccia la realtà e non constatare che i rapporti tra le nazioni, oggi (penso alla Palestina, all’Ucraina, alla Siria, allo Yemen) sono esattamente quelli che preconizzava Schmitt, cioè sulla dicotomia amico-nemico? Studiare un intellettuale non significa necessariamente condividerne il pensiero, significa comprenderlo quel pensiero e farne tesoro, anche solo per combattere quello schema e trovare un’alternativa".

A tal proposito, quale contributo pensa che potrebbe dare questa iniziativa ad Allumiere? È stata pensata più per un pubblico giovane o indiscriminatamente è rivolta a tutti?

"Le nuove generazioni sono quelle che sentono più impellente la necessità di acquisizione di strumenti interpretativi. Il mondo di oggi non fornisce appigli, non fornisce luoghi di autoriconoscimento e, quindi, è molto difficile costruire identità forti. I nostri ragazzi oggi sembrano fatti di cristallo, e lo sono anche, proprio perché non hanno attorno a loro una struttura sociale solida all’interno della quale poter dire “Io sono!” e questo è un elemento estremamente inquietante. La filosofia sta emergendo fortissimamente negli interessi dei giovani. Gli eventi filosofici in giro per l’Italia sono frequentati largamente da ventenni, perché il futuro è il liogo in cui andranno a vivere principalmente loro, e giustamente cercano chiavi di lettura per capire il loro mondo. Dopodiché, l’iniziativa di martedì è rivolta a tutti, per dirla con Kant, dobbiamo tutti svegliarci dal sonno dogmatico”

Avete già in mente di replicare con iniziative di questo livello o, al momento, sarà soltanto un episodio? "Intanto iniziamo con questo nome dirompente, che ha già scatenato un vivace dibattito, ed è un segnale sempre positivo. Una comunità è viva quando ha opinioni diverse, se tutti pensano ugualmente, la comunità muore. Noi siamo tanto legati a Siena, allora ricordiamo che nell’affresco del Buon Governo di Lorenzetti, la pace è rappresentata fuori dalla città, vale a dire che quando la pace alberga in città, non siamo di fronte ad un buon governo. Intanto lanciamo questo sasso nello stagno, e vediamo quali effetti produrranno le onde. Ma sono fiducioso che la popolazione di Allumiere sarà sensibile a queste tematiche e risponderà positivamente".

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