Il centro storico di Viterbo ha abbracciato domenica la 18° edizione de “La Città a colori”, l’evento che ha portato in piazza 50 associazioni del territorio per celebrare il volontariato e permettere appieno l’inclusività e lo scambio di esperienze tra le realtà viterbesi. La giornata ha concluso il Festival del volontariato promosso dall’assessorato guidato da Rosanna Giliberto. Le associazioni hanno promosso ciascuna un proprio stand e hanno parlato delle loro attività che si svolgono tutto l’anno. L’evento, che ha avuto momenti sportivi, educativi e di spettacolo, è iniziato con la sfilata dei gruppi per le vie del centro cittadino capeggiati dai clown di corsia ‘Goji Vip’ e, poco dopo, è partito il programma. “La Città a colori” è molto cresciuta negli anni, passando da meno di 20 associazioni aderenti alle 50 di oggi. Una pratica estremamente inclusiva è quella di fare partecipare agli eventi sportivi e di spettacolo persone diversamente abili provenienti anche da fuori: quest’anno ne sono un esempio la formazione di ginnastica artistica di Roma venuta con ragazze affette dalla sindrome di Down.

«Le condizioni del tempo ci hanno permesso di svolgere in modo completo la manifestazione – dice Domenico Arruzzolo, presidente di Viterbo con Amore – e abbiamo realizzato più di 40 eventi con la presenza di 50 associazioni di volontariato. I dati complessivi di questo format che, da alcuni anni, conclude il Festival del volontariato, sono molto confortanti. Ci ha fatto molto piacere la presenza della sindaca e di molti assessori, a simboleggiare la vicinanza del Comune, così come la visita dell’onorevole Antonella Sberna e del consigliere regionale Daniele Sabatini».

Arruzzolo è molto soddisfatto e parla delle novità dell’edizione 2025. «Tra le novità di quest’anno - continua il presidente di Viterbo con Amore – ci sono state la gara degli scacchi e la Drag Queen che, per un’ora, ha raccontato varie storie ai bambini presenti. Poi tanti giovani promettenti come attori e le scuole di danza che hanno preparato tutto con grande professionalità. Avevano vestiti molto particolari e si sono impegnati al massimo. C’è stato, quindi, un grande pomeriggio di musica al centro culturale di Fondazione Carivit. Dalle 16 alle 19 si sono succeduti anche l’orchestra di 25 chitarre, 3 corali, di San Lorenzo Nuovo, di Eta Beta e il coro di voci bianche dell’Ucraina. Aggiungo la Taranta band dell’Emporio solidale di Viterbo diretto da Donno».

Quindi il ricordo di Alfio Pannega. «L’8 maggio scorso – continua Arruzzolo – abbiamo dedicato ad Alfio Pannega il nostro Emporio solidale e, domenica, nello spazio di Lazio Innova, abbiamo avuto un altro momento commemorativo della sua figura con la mostra fotografica di Viterbix che ha colorato alcune foto in bianco e nero di Alfio. C’erano suoi amici storici come Pietro Benedetti e Antonello Ricci: è stato un modo per farlo rivivere nel luogo in cui lui ha vissuto, a Valle Faul». Nell’edizione 2025 de “La Citta a colori” la pace ha avuto un ruolo prioritario. «Tutta la mattinata – dice ancora Arruzzolo - è iniziata alle 10 con una bella camminata per la pace. È stata una bella passeggiata partecipata e per la pace con tanti rappresentanti dell’istituzione comunale, cittadini e tanti amici a quattro zampe al seguito». Lo sport, infine, ha avuto anch’esso un ruolo centrale. «C’è stato un quadrangolare di basket – conclude Domenico Arruzzolo – con bambini e formazioni che sono venuti da Capranica, Tarquinia e Roma, per un torneo organizzato dalla Blue Star che è durato dalla mattina fino al pomeriggio alle 18. Il torneo era dedicato a Nildo Rapiti, importante figura della Libertas, conosciuto per le sue capacità umane e di dirigente sportivo».