BASSANO ROMANO – In un periodo storico critico e delicato come quello che stiamo vivendo, segnato da lotte, sopraffazioni e guerre, l’istituto scolastico di Bassano Romano, posto sotto la direzione di Maria Luisa Iaquinta, si distingue per l’impegno serio e rigoroso dimostrato nell’ambito della Memoria e della didattica della Shoah.

Un team, quello di Bassano, che si avvale della preziosa collaborazione di Salvatore Signorello della Casa delle culture e dei popoli e vede in prima linea, tra le altre, le docenti Stefania Fortuna, Angela Lucarelli, Linda Salini e Maria Cristina De Angelis. Sono loro, infatti, le responsabili del ciclo di conferenze “Ora calmiamo il mondo”, che trae il titolo da una recente dichiarazione alla stampa di Edith Bruck, l’instancabile testimone della Shoah che la scuola ospiterà il 23 gennaio.

I lavori dell’istituto di Bassano si apriranno martedì 23 gennaio proprio con la scrittrice, deportata ad Auschwitz-Birkenau all’età di 12 anni. Sopravvissuta a diversi Lager nazisti, Bruck si relazionerà con gli studenti delle classi quinte intrecciando testimonianza e letteratura. A presentarla, la storica Elisa Guida: docente dell’Università degli studi della Tuscia che già lo scorso anno ha partecipato alle iniziative bassanesi sulla Memoria con una lectio magistralis su razzismo e antisemitismo.

Il 24 gennaio le classi IV saranno chiamate a partecipare a un incontro su Primo Levi tenuto da Maria Vittoria Barbarulo. La riflessione s’incentrerà sul complesso rapporto tra testimonianza, scienza, letteratura. Il 26 e il 29 gennaio, sarà invece il turno delle classi III, che incontreranno l’autrice del libro “La strada di casa. Il ritorno in Italia dei sopravvissuti alla Shoah”.

Ma l’impegno della scuola e della sua Dirigente non finisce qui. La docente De Angelis, infatti, sta avviando un vero e proprio “Laboratorio di storia”, che occuperà gli studenti in orario extrascolastico con documenti originali, incontri autoriali, ricerche archivistiche. La memoria, secondo il team di Bassano, è un impegno serio, un percorso che deve essere battuto durante tutto l’anno scolastico per accompagnare la formazione degli studenti e fornire loro le coordinate essenziali per diventare cittadini maturi e consapevoli. Su questo, la dirigente scolastica Maria Luisa Iaquinta si esprime con estrema chiarezza: «La Memoria è fondamentale per i nostri ragazzi. È necessario - si legge nella nota dell’istituto - che sappiano, che studino, che riflettano su quanto accaduto. L’unica strada per costruire un mondo migliore, in cui non ci sia più spazio per la violenza e la sopraffazione, è lavorare sui nostri ragazzi, che sono il nostro presente e, soprattutto, il nostro futuro».

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