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SUTRI – E’ stata celebrata la settima edizione del Premio Efebo 2025, nato da un’idea dell’allora assessore Claudia Mercuri, oggi consigliera delegata alla Cultura, in una serata che ha evidenziato talento, amore per il territorio e valore.
Accompagnata con vari interventi musicali proposti da Gabriele e Matteo Lucarelli al violino, la cerimonia è stata presentata da Francesco Laurenti con il supporto di Claudia Mercuri, che ha voluto ricordare, ancora una volta, Francesco Lampa, in arte Francisco Ramon, spesso protagonista dei momenti culturali cittadini, aggiungendo: «Lo spirito di questo premio è sempre lo stesso, omaggiare il talento, a cui riusciamo a dar voce, come dimostra la crescita avvenuta negli anni di questa manifestazione, che in questo 2025 dedichiamo all’arte vissuta come ispirazione». Saluti istituzionali del sindaco Matteo Amori, che dopo aver ringraziato Claudia per l’impegno profuso ha ricordato il museo di Palazzo Doebbing, dove è possibile ammirare la statua dell’Efebo, simbolo dello stesso e dell’intera serata, invitando a visitare la mostra del maestro Larraz, attualmente allestita nelle sue sale.
Si parte dall’imprenditoria, con Gianni Di Mattia (Prefedil), scelto per il valore aggiunto creato da un’azienda nata nel 1978, dove era un campo di grano, tra le prime a Sutri, un valore riversato sull’azienda, sui dipendenti e sul territorio: “Ho preso molti premi negli anni, ma questo è importante perché viene da questa terra», ha sottolineato mentre riceveva il riconoscimento dal vice sindaco Alessio Vettori. Il mondo sociale è sempre presente e quest’anno è rappresentato dal professor Massimo Massetti, non solo per la sua professione di primario di cardiologia al Gemelli ma per come interpreta il lavoro, ponendolo al servizio dei malati e dei più deboli. «Sono qui a titolo personale ma anche come rappresentante di Dignitas Curae, che porta l’ospedale a chi ha rinunciato a curarsi, grazie all’impegno dei nostri volontari», un’attività che è stata svolta anche a Sutri, con la collaborazione della dottoressa Rabini. Il primario è stato premiato dalla baronessa Laura Emanuele. Ancora imprenditoria con Girolamo Bomarsi (Cimina funghi), per aver fatto diventare un prodotto locale simbolo del territorio, un’attività iniziata quasi per scommessa, ha precisato quello che per tutti i sutrini è Girò, premiato dal vicepresidente della Provincia e sindaco di Capranica, Pietro Nocchi, che ha portato i saluti del presidente Romoli, complimentandosi per un’iniziativa che racconta il territorio dandogli un’anima.
Monica Paternesi ha salutato i presenti ringraziando Sutri quale prima città che ha omaggiato il padre Alessio, dedicandogli una sala e un piano del museo, annunciando la seconda edizione del Premio Paternesi. Ancora Cultura con Iole Siena (Arthemisia), 25 anni di attività, 1500 mostre in Italia e all’estero con 80 milioni di visitatori, che ha scelto Sutri per vivere il proprio tempo libero e considerarla “luogo dell’Otium”, e dopo aver ringraziato Claudia e il sindaco ha aggiunto: «Sto entrando in punta di piedi in questa città e mi impegno a dare il massimo per portare grandi mostre» prima di essere premiata dalla soprintendente Daniela Porro, tra le fautrici del ritorno dell’Efebo “a casa”, sollecitata da Sgarbi e dal professor Emanuele, per poi conoscere la cittadina ed innamorarsene al punto di venirci a vivere. Una coincidenza fortunata lega Sutri ad Amedeo Minghi, come la definisce lo stesso artista: «Ero qui al Pomodoro Studio di Bernardo La Fonte: il concept album ‘1950’ è nato grazie alla giusta ispirazione di questi luoghi. Qui conobbi anche Carosone, a cui ho mixato un album – ha proseguito, passando poi a raccontare la sua carriera -. Come autore amo tutti i brani, che ho donato sempre con piacere, ma se devo scegliere sono legato a Rita Pavone, artista internazionale, per lei nel 1977 scrissi ‘Ti perdo e non vorrei’, che ebbe poco successo in Italia ma enorme fuori. Metterò questo riconoscimento tra gli affetti più grandi». Il cantautore è stato premiato da Francesco Cozza Caposavi, del Vesconte di Bolsena. Chiusura con un altro grande personaggio che ha scelto la Tuscia per affinità elettiva, oggi protagonista nazionale come presidente di Ita Airways, Sandro Pappalardo, che ringraziando ha ricordato: «La compagnia gode di ottima salute ed ora possiamo dire che siamo ambasciatori nel mondo, che fa sentire a casa i viaggiatori. Dalla mia passione per il turismo aggiungo che la nostra Italia è bellissima, ma le aree interne sono piene di meraviglia, e Sutri le rappresenta pienamente. E’ un dovere essere al vostro fianco perché siete la miglior espressione di questo successo». Per lui a leggere la motivazione e premiare il sindaco Matteo Amori, che lo ha descritto come una “persona squisita”. Anche questa edizione del Premio Efebo 2025 va in archivio, con un carico di ispirazione, talento, cultura a cui dare voce, mettendo in mostra le incredibili bellezze di Sutri e dei tanti personaggi che, conoscendola, ne restano affascinati.
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