ALLUMIERE - ''La giostra dei pellicani'': questo il titolo del nuovo libro dello scrittore Ernesto Berretti che presenterà la sua opera ad Allumiere il prossimo primo aprile a partire dalle 18 nell’auditorium in piazza della Repubblica. L'iniziativa rientra nell'ambito della rassegna: ''Storie'' organizzata da ''Book Faces''. Berretti ormai ci ha preso gusto a scrivere libri di successo.

"Questo romanzo si è mosso dal 2012 tra scrivania e cassetto e ha fatto largo all'altro per non perdere il treno che è passato allimprovviso. Con ''Non ne sapevo niente'' ho avuto grandi emozioni e conosciuto centinaia di persone e studenti, ho apprezzato ancora di più il fiero popolo Romeno, ho compreso meglio le figure delleditoria e gli equilibri che bisogna rispettare, ho ricevuto affetto e apprezzamenti.

''La giostra dei pellicani è in ballo da dieci anni, da quando ho ascoltato la storia che mi ha raccontato un clochard mentre ero intento ad allenare i canottieri al fiume. Era una domenica di novembre e il forte vento ha scarrocciato un canottiere principiante sulla lenza di un pescatore. Mentre ero intento a dare il “via agli altri, dal canneto alle mie spalle si è fatto spazio un tipo che sbraitava. Gianni, l'amico che mi faceva compagnia, ha frenato l'impeto del tizio che voleva conto e soddisfazione. Quando mi sono voltato ho visto un vecchio clochard paonazzo per la rabbia! Nel tentativo di placarlo, abbiamo detto che quel ragazzino poteva essere suo nipote e che lui doveva essere tollerante. Alla parola, tollerante, il vecchio ha cambiato atteggiamento: «A me dite di essere tollerante? È una vita che lo sono!». Da quel momento ci ha raccontato la sua storia incredibile, per tre domeniche consecutive, al fiume, durante gli allenamenti". Berretti ha saputo ascoltare e poi ha preso spunto e ci ha costruito Duccio e gli altri personaggi seguendo le indicazioni di Leo Gullotta". Berretti infatti ha conosciuto Gullotta al Teatro Traiano gli ha parlato del progetto già in fase avanzata e lui gli ha suggerito di concentrarsi prima di ogni cosa sui personaggi, dargli forza e credibilità ché poi la storia sarebbe venuta da sola. Oltreca Gullotta un altro mentore è stato Gino Saladini che ha letto la nuova stesura e dopo di lui un maestro del noir ma Berretti svela il suo nome solo nei ringraziamenti finali del suo libro. Le indicazioni di questo maestro del noir gli sono state preziose e così ha dato il via alla terza riscrittura. "A questa ne sono seguite almeno altre tre, con partecipazioni varie a concorsi online, corsi di scrittura, tante letture, partecipazione a presentazioni di libri per porre domande mirate a scrittori affermati, ricerche storiche e di costume, approfondimenti grazie a tanti amici per tutti gli argomenti toccati. E poi l'editing e l'individuazione della casa editrice, piccola ma seria (Watson Edizioni), suggerita da Piergiorgio Pulixi, un altro maestro del noir contemporaneo a cui sono debitore". Nell'auditorium del Palazzo Camerale di Allumiere il primo aprile a moderare l'incontro sarà Marco Salomone, il presidente dellassociazione Book Faces, e a trasmettere emozioni ci penserà una lettrice deccezione: Vera Improta.

"Sì, sarà un altro incontro speciale, organizzato anche grazie a Daniela Tartaglione che ha proposto il libro al comune di Allumiere - prosegue Berretti - ma se tutto questo succede è grazie al grande e appassionato lavoro svolto sul territorio da Book Faces, a favore della lettura. Sento tutto il privilegio di avere tanti amici e tanta attenzione intorno. Il libro è ambientato a Burgio in Sicilia nel 1946: il capostazione Angelo Nucella assiste per caso all'uccisione della cognata Masina, colpita nell’agguato al candidato sindaco delle prime elezioni del dopoguerra. L’unico modo per proteggere la famiglia è il trasferimento. Circa dieci anni dopo, in Aspromonte, per uccidere il sindacalista Stalin, il capobastone Michele Cittarà ricatta u Zzoppu, un giovane da poco in zona e, per questo, poco sospettabile. Sul posto dellomicidio, però, il complice Milòrdu fredda due carabinieri in pattuglia. Duccio, il figlio minore dei Nucella, viene visto sul luogo della strage ed è costretto a dichiararsi il colpevole e consegnarsi alla giustizia per sviare le indagini dalla ‘ndrina: in cambio, la promessa di protezione in carcere e la salvezza della propria famiglia dalla ferocia di Cittarà. Intanto il giornalista Biagio Munzone, disposto a tutto per scoprire la verità, con i suoi articoli fomenta sospetti sui veri colpevoli e sostiene linnocenza di Duccio. Cittarà non può rischiare e, a modo suo, lo costringe a lasciare la Calabria. Anni dopo, a Napoli, il giornalista riceve una missiva firmata da “Un pellicano: lassassino del sindacalista è ancora libero e in carcere cè un uomo innocente. Munzone torna su quel caso per giungere alla verità. Salvatore Basile (scrittore e sceneggiatore di serie tv del calibro de Il Commissario Ricciardi, I bastardi di Pizzofalcone e Ultimo) ha definito il libro di Berretti: “Un romanzo storico che si lascia contaminare dalla tradizione del giallo, del noir e della grande saga familiare, una storia che attraversa la nostra Storia. Una voce italiana, quella di Ernesto Berretti, che parla un linguaggio internazionale"; Leo Gullotta invece ha evidenziato: "Un bel libro che (finalmente) ha preso vita, pronto per i lettori”. Carmelo Sardo, giornalista di cronaca e scrittore scrive invece "È la storia potente e vera di una famiglia segnata dal destino e dalla crudezza degli uomini. Dall'ingiustizia e dalla sete di potere. Una storia vibrante, tenera e maledetta. Cupa e avvolgente, che incrocia la cronaca italiana dal dopoguerra alla vigilia del nuovo millennio. Una storia di ricatti, drammaticamente attuale, che tocca ogni fibra delle nostre sensibilità e consapovolezza. Attraverso i miei personaggi tocco episodi di cronaca che hanno accompagnato la storia d'Italia dalla seconda metà degli anni Quaranta alla fine del secolo scorso". È un libro frutto di tanta ricerca: "Ho fatto ricerche di ogni tipo su internet e, a Civitavecchia, ho consultato l'emeroteca della biblioteca. Tutti i riferimenti storici sono attendibili e offrono spunti da approfondire". Accattivante la copertina del libro e il titolo incuriosisce: "È stata bravissima l'illustratrice Chiara Topo - prosegue Berretti - la giostra rappresenta il pericoloso meccanismo della malavita che cattura chiunque vi abbia a che fare, per qualsiasi motivo, per arrivismo, per fame di potere, per famiglia, ma anche per casualità, per ricatto o per amore. È una giostra che imprigiona. I pellicani sono figure con un forte significato simbolico: donano la propria vita per far vivere chi amano. In fondo chiunque ami è un pellicano, quindi, potenzialmente il rischio di salire sulla giostra colpisce tutti". Chi ha letto il libro sostiene che questa storia è pronta per andare in TV, perchè è ricco di spunti. Un motivo per leggere il libro? "Per riflettere su come può essere la vita, e provare a rispondere a questa semplice domanda: «E io cosa avrei fatto?». Dopo aver letto il romanzo, la risposta non sarà affatto scontata. "Io riporto l'energia bella - dice ancora Berretti - che ho raccolto da tutti quelli che, in un modo o nellaltro, mi hanno dato una mano a realizzarlo: e sono tanti e li ringrazierò sempre".