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SORIANO NEL CIMINO - A pochi passi dalla suggestiva Torre di Chia, dimora scelta da Pier Paolo Pasolini come suo rifugio creativo – da lui definita “il posto più bello del mondo” – ha preso vita un ambizioso progetto artistico: l’inaugurazione del primo dei “Colossi di Chia”, un percorso permanente che unisce scultura, mito, paesaggio e immaginazione.
Protagonista del debutto è “La Ninfa Oniride Driòpe”, una scultura monumentale alta sei metri realizzata in vetroresina dall’artista viterbese Marco Zappa, docente presso la Naba – Nuova Accademia di Belle Arti. L’opera, che si erge nel cuore del Parco delle Cascate di Chia, dà il via a un percorso che prevede la realizzazione di una trentina di colossi disseminati tra alberi e sentieri, trasformando il bosco in un vero e proprio museo a cielo aperto.
Un mito antico per un’opera contemporanea. La scelta del soggetto non è casuale: Driòpe, ninfa ingannata da Apollo e trasformata in pioppo, è una figura che attraversa la classicità, presente sia nell’Eneide di Virgilio che nelle Metamorfosi di Ovidio. Zappa la interpreta come simbolo di forza boschiva e rinascita solare, con una poetica che fonde il sogno con la materia.
«È come una grande pittura che diventa 3D», ha dichiarato l’artista durante l’inaugurazione. «Questo progetto non è per me, ma per la gente, per il futuro. Gli artisti devono pensare a ciò che resta, come facevano i grandi committenti del passato: Giulio II, Alessandro Farnese… Oggi serve anche raccontare questi luoghi, farli conoscere, farli vivere». Zappa, artista dalla lunga esperienza internazionale, è anche l’autore di questo progetto, intitolato “Ars Natura – I colossi di Chia”, commissionato dalla cooperativa di comunità Promo Chia, che gestisce l’area del parco, in collaborazione con il Dominio Collettivo dell’Università Agraria di Chia a cui appartenente il territorio, e che ringrazia il sindaco Roberto Camilli e l’assessore alla Cultura Rachele Chiani per la collaborazione; e la ditta Eurostrade, insieme all’azienda agricola Romina Ligas e Marco Bellatreccia per il supporto al montaggio .
Un’opera che guarda al futuro.
Presente all’evento il sindaco Camilli, che ha sottolineato l’importanza strategica del progetto per lo sviluppo del territorio: «Sono molto orgoglioso perché sono il sindaco di Soriano e tengo moltissimo a questo territorio. Questo sito sta diventando un vero polo di attrazione. Noi sotto il nostro territorio non abbiamo il petrolio. Il nostro petrolio è il turismo». L’inaugurazione, nei giorni scorsi, ha attirato un pubblico eterogeneo di appassionati d’arte, curiosi ed escursionisti.
Le cascate, il bosco, i mulini, le dighe, la torre e ora anche la scultura: un’esperienza immersiva dove il visitatore è invitato a esplorare, riflettere e sognare.
Un invito all’esplorazione.“I Colossi di Chia” si propongono come un viaggio sensoriale e simbolico, una nuova modalità per vivere il bosco in chiave artistica e culturale, adatto a grandi e piccoli. Un invito a camminare tra i miti, a riconnettersi con la natura e con la memoria profonda del territorio.
Chi visita il Parco delle Cascate è invitato a portare con sé una macchina fotografica: ogni angolo può diventare un ricordo indimenticabile, ogni scultura un punto di partenza per nuove storie da immaginare. Con l’arrivo di Driòpe, il sogno prende forma. E questo è solo l’inizio…
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