Andrea Radanich, titolare della Fantaworld ed organizzatore, dal 2016, di tutte le edizioni dell’evento natalizio nel centro storico di Viterbo, fa il bilancio del 2023.

Radanich che bilancio fa complessivamente dell’edizione 2023 del Christmas Village?

«E’ presto per avere numeri di dettaglio definitivi ma questa edizione del Christmas Village ha certamente superato le 22 mila presenze. Abbiamo vinto la sfida di resistere alla moltiplicazione dei villaggi di Natale in tanti centri a noi vicini e, le scelte fatte, ci hanno dato ragione. Ha favorito l’afflusso di migliaia di persone anche il bel tempo. Gestisco il Christmas Village dal 2016: le prime due edizioni siamo stati gli organizzatori puri, mentre dal 2018 ad oggi pensiamo a tutto, compresa la promozione».

Quale evento interno all’edizione di quest’anno ricorda con maggiore soddisfazione?

«Il Natale del Facchino. E’ stata una bella esperienza con 141 minifacchini per l’evento organizzato con il Comune di Viterbo ed i tre comitati del Centro storico, del Pilastro e di Santa Barbara. L’evento ha promosso la condivisione di tutti i minifacchini senza distinzioni di gruppi con la caccia al tesoro e noi abbiamo fornito il supporto logistico ed organizzativo».

Il Christmas Village 2023 oltre ad allargarsi ha attratto vip e tanto pubblico. Quali aneddoti ricorda con più soddisfazione?

«Sicuramente la presenza di tanti personaggi conosciuti, per dirne uno su tutti Kim Rossi Stuart. Sono venuti all’evento tanti influencer che hanno registrato storie e post da un posto considerato unico e, di questo, siamo rimasti molto soddisfatti. Un altro fatto che ha caratterizzato il Christmas Village 2023 è stato che chi si è sposato ha voluto immortalare il momento più bello della sua vita da noi con Babbo Natale. Questo ci ha fatto non solo piacere ma è stata certamente una chicca per la nostra manifestazione. Sono stato felice di avere tutte le luminarie accese, fatto che è un altro passo in avanti rispetto alle altre edizioni».

Quali progetti ci sono per il prossimo anno?

«Stiamo già lavorando per il prossimo Christmas Village. Dal punto di vista organizzativo confermeremo l’organizzazione di quest’anno puntando, però, all’allineamento delle date con gli eventi natalizi del Comune di Viterbo. Ci sono stati tanti casi di persone che vengono da fuori e hanno trovato eventi aperti e chiusi lo stesso giorno, gestiti da noi e dal Comune. Siamo partiti il 25 novembre mentre il Comune l’8 dicembre e, questo, ha provocato questa situazione. L’apertura continuativa nei giorni delle feste natalizie e, nel periodo precedente, solo i weekend, cercheremo di armonizzarli cercando di restare aperti più giorni possibile».

I costi sono stati maggiori rispetto al 2022?

«Sì ma perché è stato realizzato anche il presepe a Palazzo Papale che ha un costo non indifferente. Presto tutti i costi saranno resi pubblici una volta redatto il bilancio. Aggiungo che tutti coloro che sono stati coinvolti nelle attività sono stati regolarmente pagati, sia i fornitori che i collaboratori. In tutto circa 120 persone che hanno lavorato e permesso a questa edizione di avere il successo che, credo, si possa confermare al Christmas Village di Viterbo».