SORIANO NEL CIMINO - A cinquant’anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini, Chia ha reso omaggio al Poeta nei luoghi dove la sua voce continua a riecheggiare, tra terra, luce e acqua.

Grazie alla preziosa collaborazione dell’associazione Il Fascino del Passato, che ha curato l’evento, domenica 2 novembre numerosi ospiti hanno preso parte alla passeggiata-racconto organizzata all’interno del Parco delle Cascate di Chia. È stato un momento intenso di memoria e riscoperta, un viaggio nei luoghi amati da Pasolini, dove la natura, l’arte e la parola poetica si incontrano.

«L’iniziativa è nata anche per ricordare il lungo percorso di recupero dell’area e dell’ex-cava, un tempo degradata e ridotta a discarica. Solo dopo anni di burocrazia iniziata nel 2017 che grazie alla visione e all’impegno del Dominio Collettivo dell’Università Agraria di Chia, è stato avviato un importante lavoro di bonifica e riqualificazione, restituendo al pubblico un patrimonio naturale e culturale di straordinario valore», si legge sul sito ufficiale del Parco delle Cascate di Chia.

Oggi quel bosco, che ispirò poeti e registi, è nuovamente un luogo di incontro, di arte e di riflessione, capace di diventare volano di sviluppo per la comunità locale, come lo stesso Pasolini aveva auspicato durante i suoi anni di permanenza a Chia.

La grande partecipazione all’evento, con la presenza di studiosi, appassionati e comuni cittadini, ha rappresentato un segnale forte di affetto e di appartenenza. «L’interesse e la commozione condivisa hanno ripagato gli sforzi di chi, in questi anni, ha lavorato per la valorizzazione del sito, incoraggiando a proseguire su questa strada – si legge ancora sul sito -. Un ringraziamento speciale va allo scultore Federico Paris per aver concesso in esposizione una sua opera dedicata al Poeta, e a tutte le associazioni ed istituzioni che hanno sostenuto l’iniziativa: Comune di Soriano nel Cimino, Confcooperative Lazio Nord, ACIEC ODV – Ente del Terzo Settore, AIOS Lazio – Associazione Interforze Protezione Civile, e la Cineteca di Bologna – Centro Studi Archivio Pier Paolo Pasolini.

Un evento che ha unito memoria, arte e partecipazione, riportando la voce di Pasolini tra i boschi e le acque che tanto aveva amato».

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