CERVETERI - Con prestiti eccezionali dal Louvre e dai maggiori musei archeologici italiani e internazionali, una grande mostra racconta a Roma un millennio di civiltà etrusca e in particolare di Cerveteri, che contese alla città eterna, a Cartagine, ad Atene la supremazia nell'antichità. Dal 15 aprile al 20 luglio a Palazzo delle Esposizioni si potranno ammirare capolavori come il Sarcofago degli Sposi, che per la prima volta si sposta da Parigi, quello del Magistrato (dai Musei Vaticani), le lastre 'Campana' (sempre dal Louvre) e altri straordinari manufatti, in alcuni casi mai esposti al pubblico.
L'importante esposizione dal titolo 'Gli Etruschi e il Mediterraneo. La città di Cerveteri' è stata resa possibile proprio grazie alla collaborazione con il Musee du Louvre-Lens e rappresenta un'occasione irripetibile per raccontare in modo nuovo la storia di un popolo ancora per molti versi avvolto nel mistero, le cui origini si perdono nella notte dei tempi. A curarla un'equipe di esperti mondiali, Françoise Gaultier, Laurent Haumesser, Paola Santoro, Vincenzo Bellelli, Alfonsina Russo Tagliente e Rita Cosentino, che hanno voluto concentrare l'attenzione su una singola città, appunto Cerveteri, che spicca per grandezza e importanza nel contesto del Mediterraneo antico.
Gli Etruschi la chiamavano Kaisraie, i Greci Agylla, i Romani Caere, e durante tutto il I millennio a.C. occupò un posto di assoluta centralità, tanto che lo storico greco Dionigi di Alicarnasso la definì "la più prospera e popolata delle città dell'Etruria". La storia di Cerveteri e dei suoi abitanti, i Ceriti, non è nota soltanto dai testi antichi. Gli scavi archeologici realizzati in particolare durante l''800 hanno riportato alla luce una stupefacente quantità di monumenti e di oggetti, che hanno suscitato la meraviglia dei contemporanei e hanno trovato posto nei più grandi musei del mondo, in particolare al Louvre e nel museo etrusco di Villa Giulia. Nella mostra di Palazzo delle Esposizioni queste prime scoperte ormai lontane nel tempo saranno affiancate dai risultati degli scavi sistematici realizzati invece in questi ultimi decenni nel cuore della città antica, ma anche nelle necropoli e su tutto il territorio della città. Un confronto inedito, che permetterà di tracciare per la prima volta il ritratto di una città che, come Atene, Cartagine e Roma, fu una delle più grandi e importanti metropoli del Mediterraneo antico. Ecco dunque, raccolte intorno a un nucleo di pezzi di capitale importanza, appartenenti alle collezioni del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e di quello nazionale cerite, le opere più significative di altre grandi collezioni storiche europee, per le quali è accertata la provenienza ceretana: il Museo Gregoriano Etrusco in Vaticano, il British Museum di Londra, la Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen e l'Antikensammlung di Berlino. Eccezionale il contributo del Louvre: grazie all'acquisizione, nel 1861, della collezione Campana, formata in larga misura da reperti provenienti da Cerveteri, il museo possiede infatti un ricco repertorio ceretano di cui fanno parte non solo alcuni tra i capolavori più celebri dell'arte etrusca, come il Sarcofago degli Sposi (esposto in mostra e per la prima volta al di fuori di Parigi), ma anche molti ragguardevoli reperti presentati al pubblico solo in tempi recentissimi o addirittura mai visti.
Novità assolute provengono infine dagli scavi recenti della Soprintendenza, del Cnr e della Sapienza di Roma, che hanno rivoluzionato le nostre conoscenze su questa ricca, potente metropoli etrusca, protagonista sul Mediterraneo.
Cerveteri e gli Etruschi: mille anni di storia in esposizione a Roma
8 aprile, 2014 • 11:03