di GRAZIAROSA VILLANI



BRACCIANO - Straordinario successo per l’iniziativa organizzata da Stefano Mecali. Folla in stazione e lungo i binari per emozioni uniche. Sembrava il treno che portava il feretro del milite ignoto da Aquileia a Roma. In ogni stazione famiglie festanti hanno aspettato con trepidazione l’arrivo dello speciale convoglio: una vera e propria locomotiva a vapore con al seguito quattro carrozze centoporte anch’esse d’epoca. Tutti rapiti dal fascino della locomotiva. Una sensazione da fratelli Lumiere che per primi, primo film della storia, filmarono l’arrivo in stazione di un treno. L’emozione è stata tale che nessuno ha pensato al ritardo accumulato lungo la ferrovia. E’ bastato che da lontano si udisse la sirena e si intravedesse lo sbuffo di fumo per dare vita ad un corale “ohh”. Eppoi eccolo arrivare maestoso, imponente, quasi vivente con quel mix tra acqua e carbone che magicamente lo muovono. Tutti in carrozza. E ad Anguillara sono saliti altri viaggiatori. Si sono aggiunti alle decine di appassionati saliti a Roma Ostiense. Famiglie con bambini, appassionati di treni d’epoca. Persino un gruppo in costumi da belle époque che ha regalato a tutti un ritorno al passato, una atmosfera da film western. Ed il treno va, riprende la corsa. Per ogni dove tutti scendono dalle macchine, si addentrano nei campi, tutto per catturare uno scatto di questo magico viaggio. Così ai passaggi a livello lo stupore si moltiplica e coinvolge un intero territorio. In carrozza, nonostante le sedute di legno, il comfort non manca. I passeggeri sono allegri. Non vedono l’ora di arrivare a Manziana dove ad attenderli c’è una ricca Sagra della Castagna e anche la fanfara dei Bersaglieri. Ma il viaggio non è ancora finito. Anche a Bracciano il convoglio viene accolto con grande entusiasmo. Il secondo binario è affollato. Ed anche qui, come una bella donna, la nera locomotiva si mette in mostra per fotografie, selfie e filmati. Poi si riparte e a Manziana la festa è al suo clou. Anche il viaggio di ritorno, malgrado l’imbrunire, è segnato da una calorosissima accoglienza accompagnata da una splendida Luna piena. Il treno sbuffa ancora e va. E tutti si chiedono quando, quando tornerà. Un successo vero che si deve tutto alla passione di Stefano Mecali, che con l’associazione di turismo responsabile Terra Tua, ha ideato ed organizzato questo evento che mancava sul territorio da 22 anni.

 Un successo che fa riflettere sullo straordinario potenziale di un turismo legato alle tante ferrovie d’epoca, oggi rami secchi abbandonati, per le quali una locomotiva, un treno, possono fare la differenza e rilevarsi attrazioni alla stessa stregua di storia e natura.