Un progetto che ha quasi vent’anni. Finanziato, discusso, abbandonato, con i fondi poi caduti in perenzione, ed oggi ripreso, soprattutto alla luce della crescita esponenziale del porto e dei suoi traffici. Nel recente accordo procedimentale da 35 milioni di euro firmato nei giorni scorsi dal Comune di Civitavecchia, dall’Autorità di sistema portuale e dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, trova spazio anche l’organizzazione di una nuova viabilità, a partire dalla realizzazione del nuovo asse stradale per connettere l’uscita autostradale Civitavecchia nord con il porto, la “vecchia” bretella porto-A12. La ex provincia di Roma, con l’allora consigliere Alvaro Balloni, aveva sostenuto il progetto convinti dei benefici in termini di sviluppo, abbattimento dell’inquinamento, rispetto dell’ambiente e miglioramento della viabilità. Nel corso degli anni il progetto è stato abbandonato e ripreso, è stato modificato il tracciato dopo le proteste dei residenti delle Molacce, fino poi a vedere persi i fondi a disposizione. Iggi si torna a puntare su questa infrastruttura, proprio per risolvere le criticità legate alla viabilità attorno allo scalo e per agevolare i traffici portuali, decongestionando il traffico urbano e rispondendo in modo più efficiente alle richieste della logistica, insiema ad esempio alla realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario, per una interconnessione oggi più che mai fondamentale.


Il tutto strettamente collegato con il nuovo varco a Fiumaretta, l’altro aspetto al centro dell’accordo, che vedrà Molo Vespucci riqualificare totalmente l’area, punto nevralgico della logistica.


Attraverso questa nuova progettualità, come ha voluto sottolineare il capogruppo della lista Tedesco Mirko Mecozzi, «tramonta definitivamente il progetto di fare dell’area di Fiumaretta - ha spiegato - un Outlet (men che meno mascherato da “Welcome Center”), che era stata osteggiata dai commercianti e dalle associazioni di categoria e sulla quale avevamo preso precisi impegni in campagna elettorale».


Qualche dubbio è stato espresso dal gruppo consiliare del Pd che, pur riconoscendo la bontà dei progetti, auspica che possano trasformarsi in opere concrete. «speriamo tutti che gli impegni solennemente assunti di fronte ad un’aula Pucci affollata siano mantenuti e forse quell’occasione pubblica poteva essere il momento giusto per citare anche il precedente governo che ha reso possibile investimenti come quello di cui stiamo parlando».


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