NEPI - Un episodio grave che avrebbe potuto avere cnseguenze «devastanti».


E’ il commento del sindaco del paese, Franco Vita, che ha svolto un accurato sopralluogo dopo l’incendio divampato a causa di alcuni petardi gettati nei cassonetti del cartone della scuola primaria, in piazza del Comune. L’episodio si è verificato sabato mattina. «Quando è scoppiato l’incendio, mi trovavo per motivi famigliari a Roma», spiega il primo cittadino, che si quindi recato sul posto domenica mattina per accertare «i danni causati».


L’aspetto «che più mi ha colpito - afferma Vita - è stata la leggerezza con cui è stato provocato l’incendio: a pochi metri dai cassonetti c’è l’impianto di riscaldamento del Comune e gli effetti avrebbero potuto essere molto più devastanti. I genitori, le istituzioni scolastiche e l’amministrazione comunale - aggiunge il sindaco - debbono collaborare con le forze di polizia locali (carabinieri e vigili urbani), attivamente impegnate sul territorio a reprimere azioni di vandalismo provocate da alcuni giovani ragazzi».


Nei giorni scorsi, tra l’altro, il prefetto di Viterbo ha invitato i sindaci ad aderire alla proposta di istituire un comitato di controllo del territorio, «per fornire notizie alle forze di polizia - dice - nel nostro caso carabinieri e polizia locale, solo ed esclusivamente per segnalare la presenza di persone sospette».


Come noto, le fiamme hanno danneggiato la nuova pavimentazione esterna dell’istituto scolastico e, stando alle prime ricostruzioni, si tratterebbe di un atto vandalico. Tanta era stata la paura da parte dei residente del centro storico: sul posto erano intervenuti prima gli agenti della polizia locale e poi una squadra dei vigili del fuoco.


Adesso, sotto la lente degli investigatori, ci sono i filmati delle telecamere di videosorveglianza, che potrebbe essere di grande aiuto per dare un nome ed un volto ai responsabili. Il sindaco Vita aveva subito fatto sapere che, sia l’amministrazione comunale che la scuola, avrebbero sporto denuncia.