CERVETERI - Dopo anni di denunce, segnalazioni e attese, il depuratore di Acea Ato2 nella frazione di Ceri è finalmente operativo. La realizzazione dell’opera ha richiesto un intervento di circa un milione di euro con l’iter di realizzazione e autorizzazione iniziato alcuni anni fa. «Oggi abbiamo avviato un'opera attesa da anni che abbiamo fortemente voluto perché in linea con le priorità di salvaguardia dell'ambiente che da sempre sono al centro dell'attività di questa Amministrazione», ha commentato il sindaco Elena Gubetti. «Quando nel 2016 sono stata nominata per la prima volta assessore all’Ambiente, il Borgo di Ceri non aveva un depuratore – ha aggiunto– insieme all’allora sindaco Alessio Pascucci, grazie ad un prezioso lavoro dell'ufficio Ambiente, guidato prima dall’ingegnere Mauro Nunzi e successivamente dall'architetto Marco di Stefano con il supporto dell’Ufficio Locale Marittimo di Ladispoli guidato in quel momento dal Comandante Strato Cacace abbiamo iniziato a progettare insieme ad Acea Ato2 l'iter che ci avrebbe consentito di dotare un Borgo storico Medievale come Ceri delle sue fognature e del suo sistema di depurazione. Un progetto complesso che ha richiesto interventi importanti e che ha visto prima la realizzazione delle fognature e del collettore, poi, mentre Acea Ato2 realizzava il nuovo depuratore, il posizionamento di un modulo di depurazione provvisorio. Pochi giorni fa, la notizia da parte di Città Metropolitana di Roma Capitale, ente sovracomunale competente in materia di politiche ambientali del rilascio, dopo un lungo iter, dell’autorizzazione allo scarico e la conseguente trasmissione della stessa ad Acea Ato2 con la richiesta della messa in esercizio del nuovo impianto. In questi anni non abbiamo mai smesso di lavorare alla salvaguardia del nostro ambiente perché siamo convinti che avere rispetto del nostro territorio significa avere la cultura della salute pubblica. Tante le battaglie fatte in tema di depurazione delle acque –ha proseguito ancora Gubetti – in questi anni abbiamo svolto un lavoro capillare e continuo. Tantissime zone della città erano afflitte dalla piaga degli scarichi abusivi e alcune Frazioni avevano depuratori che non funzionavano correttamente o peggio ancora, erano addirittura spenti. Basti pensare a quello di Campo di Mare, lasciato totalmente all’abbandono dalla società Ostilia e, che abbiamo riammodernato e rimesso in funzione, oppure a quello della frazione del Sasso che abbiamo potenziato fino al livello massimo di depurazione». «Il nostro impegno per il bene e la salvaguardia dell'ambiente prosegue – ha detto il primo cittadino – è dalla qualità e dal funzionamento dei nostri impianti di depurazione che dipende la qualità del nostro mare. I risultati nelle ultime estati hanno confermato pienamente l’ottimo lavoro svolto, con le rilevazioni fatte da Arpa Lazio che lo hanno giudicato sempre eccellente. È un nostro preciso obiettivo quello di custodire intatto il patrimonio di natura e di bellezza racchiusi nel nostro territorio, affinché tutti i cittadini po
ssano godere e vivere appieno di un ambiente bello e salutare. Con l’occasione, ci tengo a ringraziare tutto il personale dell’Ufficio ambiente del Comune di Cerveteri ed in particolare l'ex-dirigente architetto Marco Di Stefano, la responsabile, architetto Daniela Petrone, l'architetto Valerio Granieri, l'ingegnere Alessio Piantadosi, la funzionaria Giorgia Prete che hanno seguito ogni passaggio per il raggiungimento di questo importante obiettivo un ringraziamento particolare lo rivolgo all'assessore Riccardo Ferri che ha da sempre svolto un lavoro di affiancamento su questo progetto così importante e delicato».


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