LADISPOLI - «Sarà un Natale difficile, ancora più dello scorso anno». Non è solo la sensazione della responsabile di Humanitas, ma purtroppo è pura realtà. Dopo i due anni di emergenza sanitaria con lockdown e restrizioni imposti dal Governo per contenere la diffusione del contagio, e famiglie intere costrette a “re-inventarsi”, rimaste senza una occupazione, in difficoltà col pagamento degli affitti, ora il caro prezzi e il caro energia che sta segnando questo 2023 ha peggiorato notevolmente il quadro socio economico di tutti i nuclei familiari. E c'è chi, purtroppo, già segnato dai precedenti due anni, ora si ritrova a non poter far fronte alle spese ingenti che inesorabilmente li attendono fuori dall'uscio di casa. «Le persone che si rivolgono alla nostra associazione sono aumentate notevolmente – ha spiegato Ida Rossi – La situazione che si è venuta a creare li sta portando allo stremo della sopravvivenza». A mancare non sono oggetti “superflui”, ma i beni di prima necessità, a cominciare da cibo e vestiario. «La gente è ridotta allo stremo – ha aggiunto ancora la responsabile di Humanitas – stanno togliendo tutto». Tra chi chiede aiuto ci sono tutte le fasce d'età: dai più giovani, madri di famiglia pagate 3 euro all'ora per le pulizie, agli anziani che vivono da soli e che oggi, con l'aumento smisurato delle bollette dell'energia elettrica e del gas (anche le bombole) non riescono nemmeno a vivere in un ambiente caldo e confortevole. «Noi diamo coperte, indumenti, ma se dentro casa non c'è il riscaldamento, perché non si possono permettere di pagarlo, la situazione è difficile». “Inutili”, almeno in tempi brevi anche i bonus stanziati dagli Enti: «Fai la richiesta oggi, ma i soldi arrivano sempre dopo a causa della burocrazia, lenta e farraginosa». E a loro si aggiungono anche alcuni rifugiati ucraini, oggi ospiti anche di connazionali, a cui spetterebbero i bonus promessi dal Governo, ma che in realtà «non hanno niente». «Qui non funziona tutto», è lo sfogo del presidente di Humanitas che grazie al buon cuore delle persone, degli imprenditori, riesce, con enorme sforzo e fatica (a causa dei numeri sempre più alti) ad alleviare almeno un po' le sofferenze di queste persone. «Per fortuna c'è ancora chi comprende la situazione e ci dà un aiuto, ma a causa del caro prezzi, con le stesse cifre donate lo scorso anno, oggi riusciremo a comprare molto meno. Un dato che aggrava ancora di più la situazione».

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