Giovanni Masotti

Nessun risultato straordinario, nessuna bacchetta magica da rivendicare, ma un progresso comunque incoraggiante, che ha bisogno di essere sospinto e proseguito. A Viterbo e provincia, dunque, si vive meglio. La speciale classifica annuale sulla qualità della vita, messa a punto dal "Sole 24 ore", vede il nostro territorio scalare diciassette posizioni e salire al sessantunesimo posto su un totale di 107 province. Nel Lazio soltanto Roma ci precede, ma la capitale perde vistosamente dei punti. Noi, invece, miglioriamo e ci prepariamo - dobbiamo prepararci - per un altro salto in avanti il prossimo anno. Nel settore rapine in strada siamo addirittura quarti a livello nazionale, la sicurezza sembra uscita dal tunnel delle emergenze. Molto male, invece, per quanto riguarda le piste ciclabili e l' inquinamento atmosferico. E in evidente sofferenza anche per ciò che concerne affari e lavoro. Ma il livello del benessere complessivamente cresce, ora non bisogna mollare. Come sottolinea l' ex-sindaco forzista Giulio Marini. "Il risultato è più che soddisfacente - rileva - ma penso che dovremmo impegnarci di più per dare al nostro prezioso territorio maggiore risalto, perché abbiamo in mano un cofanetto di beni molto importanti che non abbiamo sfruttato fino in fondo. Vogliamo arrivare al traguardo che ci spetta e che la natura ci  consente - incita Marini - Il comparto turistico/alberghiero e il settore agricolo stanno tirando tutta l' economia. Ora bisogna rilanciare e ultimare le infrastrutture. Non si può più aspettare!". Sui passi avanti percorsi nella percezione della sicurezza si sofferma Antonella Sberna, di Fratelli d' Italia. "Molti parametri - rileva - registrano l' aumento delle denunce, quindi più fiducia nelle forze dell' ordine e nelle istituzioni. Un dato significativo, che premia sicuramente il lavoro fatto in questi anni nel rapporto con i cittadini in un tessuto sociale e culturale sito in uno dei territori più belli d' Italia". Di "segnale molto favorevole" parla anche l' assessore regionale Pd Alessandra Troncarelli, che pone l' accento sui progressi acquisiti nel difficile campo della giustizia e della sicurezza grazie alla costante attenzione posta sul territorio dalle forze dell' ordine, che permette ai cittadini di sentirsi più tutelati. "C'è però soprattutto un dato che invita a riflettere - avverte Troncarelli - La nota negativa arriva dal settore 'Affari e Lavoro', una tendenza che deve essere contrastata valorizzando le competenze dei cittadini, in particolare dei giovani che troppo spesso scelgono di cambiare città alla ricerca di un' occupazione. Bisogna puntare su una doppia azione: supportare le imprese e contemporaneamente investire nella formazione dei ragazzi anche in base all' offerta del territorio. Un sostegno che deve passare attraverso l' uso costruttivo della tecnologia, che può generare un incremento dei posti lavorativi". Ma l' assessore Troncarelli si sofferma anche su due altri punti neri del rapporto: la scarsezza delle piste ciclabili e l' eccessiva concentrazione del Pm10 nell' aria. "Dobbiamo investire sull' ambiente con dei progetti concreti - spiega - partendo da una promozione della mobilità sostenibile per ridurre l' impatto del traffico sul tessuto cittadino. Insomma, bene i passi avanti compiuti, ma bisogna fare di più e meglio". A scanso di equivoci, il segretario provinciale della Lega Andrea Micci, ricorda con una punta polemica che proprio sui settori monitorati dal rapporto sulla qualità della vita si era orientato in particolare l' impegno della scorsa amministrazione di centro-destra, che su quei temi aveva cominciato ad investire. "Anche il lavoro per noi è di assoluta e fondamentale importanza - puntualizza Micci - ma è chiaro che su questo fronte servono misure piu' strutturali, che hanno bisogno di un orizzonte piu' ampio per incidere. Su questa strada - aggiunge Micci - non va dimenticato anche l' ottenimento da parte della Lega dei cospicui fondi per il Pnnr che oggi la sindaca Frontini sta sbandierando come fossero farina del suo sacco. Forse l' unica cosa concreta che può rivendicare, considerata la desolazione delle idee messe in campo dagli attuali inquilini di Palazzo dei Priori". Lontano dalle polemiche l' assessore allo sviluppo economico e al turismo Silvio Franco, che - pur considerando qualificata la ricerca del "Sole 24 Ore" - fa capire chiaramente che non può essere ritenuta una sorta di Vangelo dello stato della qualità della vita a Viterbo, principalmente perché lo studio comprende tutta la provincia, di gran lunga piu' popolata del capoluogo. Insomma, secondo lui, si mettono insieme due realtà asimmetriche e numericamente sproporzionate. In una ricerca condotta in questo modo è dunque molto facile che emergano variazioni rilevanti da un anno all' altro e tra un settore e l' altro senza che ne venga fornita una spiegazione realisticamente esaustiva. "In generale - spiega il professor Franco - dall' analisi dei temi indagati si vede come la dimensione sociale e ambientale della provincia sia relativamente buona (si viaggia tra il quarantesimo e il cinquantesimo posto della graduatoria nazionale) e peggiori progressivamente quando si guarda alla cultura (sessantesimo posto) e ai temi economici (settantesima/ottantesima posizione). Ed è opportuno ricordare come tutte le indagini di questo tipo basate su indicatori secondari, pur offrendo il quadro della situazione fotografata dalle statistiche ufficiali, non tengono conto di come i cittadini, singolarmente e nel loro insieme, percepiscono la loro condizione di benessere e la qualità del contesto sociale in cui vivono. Sono numerosi gli studi - prosegue Franco - che hanno evidenziato come il benessere misurato (ad esempio attraverso indicatori economici, primo fra tutti il PIL) non sia correttamente correlato con il benessere percepito a livello soggettivo. Tirando le somme, il miglioramento della posizione di Viterbo nella classifica del  "Sole 24 Ore" è un segnale positivo di cui è importante tenere conto. Tuttavia, affinché queste indicazioni possano essere utilmente impiegate per indirizzare le politiche locali, è necessario leggerle alla luce delle precedenti considerazioni e, soprattutto, affiancare i loro risultati con indagini dirette che siano in grado di valutare l' entità e l' evoluzione del benessere effettivamente percepito dai cittadini". Un invito alla cautela nella lettura dei dati del rapporto, che non sono oro colato, pur se conservano un loro valore.