Vincere non è mai facile ma alle 14.30 al campo Moretti Della Marta il Rugby Civitavecchia dovrà dare tutto negli ottanta minuti di gioco per avere la meglio sul Villa Pamphili Rugby.


Per il Crc è una partita importante. I ragazzi lo sanno, dovranno dare il massimo per vincere. I punti persi finora nel campionato di serie A, girone 3,non consentono di avere grandi margini di errore. Si dovrà scendere in campo per fare una gara giusta sia dal punto di vista tecnico, fisico e mentale.


Alla formazione di Civitavecchia dire di scendere in campo per fare bella figura al di là del risultato non sarà motivante. Ci si aspetta che il gruppo sia esortato a vincere motivandolo a dare il massimo.


Aspirare alla vittoria è una sfumatura di una carica motivazionale innata nell'essere umano ed in particolare nel rugbista biancorosso.


È così che dovrà essere sentita la vittoria se la si pensa, se la si sente così come si esulta per una meta od un calcio piazzato appena fatto.


In tutto ciò la componente tecnica che guida il Rugby Civitavecchia è proprio quella che chiede ad alta voce ai componenti del roster la convinzione che la vittoria è una certezza. E la vittoria non risulta più l’obiettivo, ma una conseguenza della convinzione di potercela fare.


«È una partita buona per giocare - così dallo staff tecnico - dipende dalla prospettiva. Affrontare il Villa Pamphili ti dà sempre grandi motivazioni, ma è anche sempre difficile. Cerchiamo di prenderla in modo equilibrato. Difficile, sì, ma è bella da giocare e vogliamo giocarla con l’insieme tecnica, tattica e mentale così da mettere nel paniere i massimi punti possibili».


Prestazione, risultato, gruppo. In particolare il gruppo dovrà coordinare il gioco in campo e svolgere il ruolo di aggregazione e sostegno portando il Crc là dove non è arrivato ad oggi a superare difficoltà e ostacoli, in un contesto di dinamismo e competitività, dove l'identificazione nei risultati e il coinvolgimento coeso del team può fare la differenza.


©RIPRODUZIONE RISERVATA