CIVITAVECCHIA - Civitavecchia Bene Comune ha dato vita ieri sera ad un flash mob in corso Centocelle per ribadire il no al biodigestore. "L’iniziativa si è unita idealmente alla mobilitazione nazionale delle associazioni e dei comitati aderenti al Movimento delle Magliette Bianche per la bonifica dei siti inquinati, territori come il nostro martoriati dagli effetti devastanti, sulla salute e l’ambiente, delle emissioni nocive degli impianti industriali - hanno spiegato - la nostra lotta non si ferma, lo abbiamo gridato ancora più forte a chi non vuole prendere atto della contrarietà di tutto un territorio che non tollera ulteriori sfregi ambientali, come questo costituito dal biodigestore di Ambyenta Lazio, che la Regione autorizza senza tener conto della volontà della popolazione, delle forze politiche e sociali, delle istituzioni locali, espressa fermamente ed unitariamente da tutto il comprensorio. Respingiamo il progetto del biodigestore - hanno concluso -perché non risponde ad alcuna corretta gestione dei rifiuti secondo i principi dell’economia circolare, a cui contrapponiamo valide alternative praticabili, non risponde ad alcuna esigenza delle comunità locali, ma unicamente ad interessi privati, di chi cerca qui un posto per i propri affari".

Nel frattempo l'associazione Civitavecchia C'è chiede a politici, movimenti, comitati "e in special modo ai nostri concittadini che intendono difendere il territorio da questa ulteriore iattura, dopo che la centrale a carbone ha riottenuto le autorizzazioni a funzionare a pieno regime, di riunirsi - hanno sottolineato - e mettere in atto tutte le forme di protesta finalizzate a bloccare un’ulteriore servitù che andrebbe e delegittimare qualsiasi altro modello di sviluppo. Nel recente passato erano state raccolte 5mila firme, con le quali i cittadini avevano manifestato il loro dissenso alla nascita di un biodigestore nel nostro territorio che dovrebbe trattare 120 mila tonnellate di rifiuti provenienti da altre città e che dette firme sono state ufficialmente depositate presso la Regione Lazio. Siamo andati a rappresentare ed esigere risposta su questa specifica esigenza alla festa dell’Unità, nella quali erano presenti oltre la politica locale, anche i consiglieri regionali Porello e De Paolis, nonché il vicepresidente della regione e l’onorevole Astorre. Ma ancora oggi - hanno concluso - nessuna risposta ci è pervenuta, mentre l’iter del biodigestore corre veloce  verso la realizzazione".