Annamaria Lupi

Disertare l’aula. L’ultima frontiera dello scontro che si sta consumando tra maggioranza e opposizione passa oggi dalla decisione di FdI, Lega e Pd di non presentarsi nella sala d'Ercole. Non solo la minoranza sarà assente stamani al consiglio straordinario ma chiederà anche un incontro al Prefetto e, come già annunciato nei giorni scorsi, non parteciperà più alla conferenza dei capigruppo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la convocazione della presidente del consiglio Letizia Chiatti per una seduta straordinaria in cui sono stati raggruppati quattro temi importanti: caro bollette, appalto rifiuti, stato attuazione interventi Pnrr e il piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio comunale.

Argomenti su cui, vista la rilevanza e la necessità di una discussione approfondita, la minoranza aveva chiesto altrettante sedute ad hoc. Situazione inedita l'accorpamento, mai accaduto prima. L’opposizione non ci sta e in conferenza stampa sbotta: «Una provocazione. La goccia che fa traboccare il vaso dopo lo stato di tensione provocato dall’assenza della maggioranza all'ultimo consiglio straordinario» dichiara la capogruppo FdI Laura Allegrini.

«La presidente Chiatti dice di aver convocato la seduta dopo aver sentito la capigruppo ma in quella riunione sono state fissate solo le date dei consigli, senza gli ordini del giorno». «Ritornare al rispetto dei ruoli» scandisce Alvaro Ricci, capogruppo Pd, sottolineando anche il ruolo di assoluta terzietà del presidente del consiglio e cita il modo di operare di Stefano Evangelista e di Giancarlo Gabbianelli «il cui orientamento, se c'era un dubbio, era pro-minoranza».

«Qui si tratta di chiudere la bocca all’opposizione. - aggiunge - Tra l’altro sono temi non contro l’amministrazione Frontini ma per capire come l’opposizione possa essere di supporto». E sull’appalto rifiuti annuncia che il Pd andrà alla Corte dei conti. «In 5 mesi nulla è stato fatto e ogni mese con affidamento diretto a Viterbo Ambiente, in situazione di proroga dell’appalto ponte, costa un milione di euro».

Stigmatizza l’atteggiamento della maggioranza anche il capogruppo della Lega Claudio Ubertini: «Forse la sindaca, la giunta e la maggioranza non hanno capito che andare a questo tipo di scontri non li porterà da nessuna parte. Noi siamo stati propositivi ma se non cambiano atteggiamento, la strada sarà molto complicata». Oltre al riconoscimento del ruolo super partes tenuto da Evangelista, non paragonabile all'attuale presidente del consiglio, il leghista Andrea Micci accusa la maggioranza: «Stanno cercando di imbavagliarci sulle interrogazioni e anche sui consigli straordinari» per poi rimarcare l'atteggiamento dell'amministrazione «anche sul Natale che ha portato a errori mastodontici da parte di chi si riempie la bocca con la programmazione». E Antonella Sberna (FdI) rincara: «Parlano tanto di concertazione, si concertano con tutti poi però si fa come dicono loro». Qualcuno fa riferimento alla possibile inesperienza. Non la pensa così Alessandra Troncarelli che chiosa con tono ironico: «Dopo 10 anni all’opposizione non si tratta d’inesperienza». Presenti alla conferenza anche il meloniano Matteo Achilli, Francesca Sanna, Lina Delle Monache e Pietro Amodio del Pd.