CIVITAVECCHIA - "Continua la mobilitazione delle realtà sociali e sindacali, del volontariato laico e cattolico che hanno aderito all’appello e alle proposte "Non per noi per ma per tutte e tutti!" per la pace, la giustizia sociale ed ambientale, contro le disuguaglianze e l’esclusione".

Lo scrivono Spazio solidale, Unione Inquilini, ARCI Civitavecchia, Città futura, Comitato Sole, realtà che hanno aderito all'iniziativa.

"Abbiamo condiviso - spiegano in una nota - l’appello (www.nonpernoi.it) insieme ad altre centinaia di associazioni, comitati, sindacati, cooperative sociali, presidi antimafia, case delle donne, movimenti ambientali, parrocchie ed molte altre organizzazioni della cittadinanza attiva, e vogliamo continuare portando nei territori i contenuti della lotta, dell’ “Agenda sociale” “per sconfiggere “la pandemia delle disuguaglianze”, rimettendo insieme il diritto al lavoro con il diritto alla salute, salvaguardando beni comuni, giustizia climatica e partecipazione”. La politica non ascolta, non risponde ai bisogni reali delle persone che vedono peggiorare di giorno in giorno la propria vita sotto i colpi della pandemia, dell’escalation bellica e della catastrofe ambientale e climatica che avanza. La Legge di Bilancio - continuano - del governo Meloni va in direzione contraria a quello che chiediamo: più precarietà del lavoro e bassi salari mentre aumentano i prezzi e l’inflazione, le fasce sociali povere e fragili in aumento non sono tutelate ma sempre più emarginate, si elimina il reddito di cittadinanza a 600 mila persone che non hanno possibilità di lavoro e sono gettate nella miseria e nel ricatto del mercato nero e mafioso specie al Sud, sono eliminati i contributi affitto per 600 mila famiglie in disagio abitativo e a rischio sfratto. Mentre viene ripescato il Ponte sullo Stretto, non c’è garanzia che venga attuata la transizione ecologica con i fondi PNRR dirottati su gas, carbone ed armi, anziché utilizzati per cambiare il paese secondo le priorità della giustizia climatica e sociale. Il nostro territorio risente in pieno della crisi sociale e ambientale, nel mezzo del guado della transizione energetica dalla megacentrale a carbone alle rinnovabili, che la guerra sta rallentando, creando condizioni insostenibili di sofferenza nella popolazione".

Secondo il gruppo "è necessaria una mobilitazione costruita dal basso da soggetti sociali diversi, impegnati su obiettivi comuni contro il caro vita, condividendo con tutte e tutti proposte chiare e concrete su lavoro, casa, reddito, salario, servizi e politiche sociali, lotta alle mafie, riconversione ecologica, accoglienza e no all’autonomia differenziata".

-Lunedì 5 dicembre Giornata di mobilitazione nazionale “Organizziamoci contro il carovita” - Assemblea territoriale romana ore 17,00 presso Federazione Nazionale della Stampa italiana – Roma (info.nonpernoi@gmail.com)

-Venerdì 9 dicembre ore 17,30 assemblea territoriale presso la sede di Unione Popolare Civitavecchia via delle Case nuove 3.

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