CIVITAVECCHIA - Le organizzazioni sindacali della Asl Roma 4 denunciano una situazione difficile e chiedono al più presto un incontro con la dirigenza aziendale. Anaao Assomed, Aaroi Emac, Cgil Fp Medici e Dirigenti Sanitari, Cimo e Fesmed accendolo i riflettori sulle «gravi carenze di personale Medico nei reparti ospedalieri, in modo particolare - scrivono in una nota - quelli che più sono sotto pressione per gli effetti del covid; così come le strutture territoriali, anch’esse sottorganico». Inoltre i sindacati denunciano i «ritardi nella convocazione dei collegi tecnici per il passaggio di fascia dell’indennità di esclusività; in alcuni casi dell’ordine di anni e, infine, il ritardo nell’erogazione del residuo della retribuzione di risultato 2020 (a luglio 2022 erogata solo in parte!) e della retribuzione di risultato di tutto il 2021».

Per i sindacati «le retribuzioni sono tra le più basse a livello regionale, i notevoli ritardi nel riconoscimento economico previsto da contratti ormai scaduti da anni, i colleghi Medici vanno in pensione prima possibile, privando l’Azienda di professionalità acquisite negli anni, i colleghi Medici più giovani cercano di trasferirsi in altre Aziende più attrattive, le sostituzioni dei colleghi che “fuggono” sono difficili perché chi è nelle graduatorie concorsuali rifiuta l’assunzione nella nostra Azienda in considerazione di incentivi economici e professionali non adeguati o non concorrenziali, i colleghi specialisti delle branche Mediche sono costretti a ruotare nel reparto di Medicina per colmare vuoti che sono la conseguenza di errori strutturali e di errata programmazione sanitaria, infine,

i colleghi del Pronto soccorso che sono costretti a liberare le barelle delle ambulanze o quelle nel corridoio ricoverando i pazienti in appoggio in altri reparti, costringendo il Medico di guardia a girare per tutto l’ospedale, riuscendo - concludono le parti sociali - a malapena a guardare i pazienti; ne consegue un aumento del rischio sia per i pazienti che per i Medici».

Inoltre per le parti sociali «rimane aperto il problema del danno che subisce la stragrande maggioranza della popolazione No-Covid che si vede negate o quantomeno ritardate le cure e le prestazioni a cui ha diritto. La Direzione Strategica in questi ultimi tempi non ha dato spazio al confronto più volte sollecitatoattraverso mail di richiesta di soluzione ai problemi evidenziati volta per volta; le risposte che sisono rese evidenti sono:


  • l’aumento dei posti letto per far fronte all’emergenza, senza un corrispettivo incremento delpersonale Medico da dedicare all’assistenza; tappando i buchi con specialisti che, malgradole migliori intenzioni, non riescono a trattare le più disparate patologie e, in ogni caso, agarantire la necessaria continuità assistenziale.

  • Essere considerati efficienti perché al Pronto Soccorso non stazionano barelle o ambulanze;ma la soluzione è semplicemente fuorviante perché il problema è spostato altrove ma sempreall’interno dell’ospedale

  • Contestare ai colleghi Medici di non dimettere celermente i pazienti, senza considerare che ipochi colleghi della UOC presenti non possono fornire le cure migliori ai pazienti loroaffidati

  • Utilizzare le cooperative che, ad un prezzo quasi doppio, non garantiscono sempre lacopertura dei turni, inviano colleghi stranieri (con tutte le problematiche legate allacomunicazione), oppure pensionati con specializzazioni le più disparate.


Sarebbe forse più utile - concludono -, anche in prospettiva, utilizzare Medici specializzandi come è accaduto in altre Aziende.Se l’Azienda parla di “gioco di squadra” allora confidiamo in un incontro urgente sia per la partesindacale che per la Commissione paritetica".

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