Una donna la notte tra venerdì e sabato scorsi ha accoltellato e ucciso il compagno in un abitazione della provincia di Bergamo.

Poco dopo la mezzanotte, a Morengo, i carabinieri della compagnia di Treviglio hanno arrestato la donna, italiana di 51 anni, ritenuta responsabile di aver accoltellato e ucciso, al culmine di una lite, il suo compagno, un uomo di origini nigeriane di 30 anni.

Al momento l’accusa per la donna è di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. I fatti sono avvenuti all’interno dell’abitazione di via Umberto I dove convivevano.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, al culmine del litigio la donna avrebbe prima afferrato un coltello da uno dei cassetti della cucina per poi colpire frontalmente con un solo fendente al petto il suo compagno.

I soccorsi, chiamati dalla stessa donna, hanno tentato di rianimare il trentenne ma per la profonda ferita è morto poco dopo sul posto. Nell’abitazione sono arrivati anche i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Treviglio che hanno arrestato la donna.

Condotta in caserma l’arrestata, nel corso della notte, è stata prima interrogata dal sostituto procuratore di turno della Procura della REpubblica di Bergamo e a seguire portata presso il carcere di via Gleno, sempre a Bergamo, dove rimane a disposizione dei magistrati.

La donnasi chiama Sandra Fratus, è stata condotta nel carcere di Bergamo dopo essere stata sentita dal pubblico ministero titolare del caso, Emma Vittorio.

La lite sarebbe avvenuta nella cucina della loro casa di via Umberto I. Vani i soccorsi per il compagno Ernest Emperor Mohamed.

La donna è rimasta sotto interrogatorio per ore, ma su quanto abbia detto agli inquirenti non è dato sapere. Già lunedì, molto probabilmente, verrà sottoposta all’udienza di convalida dell’arresto e dunque bisognerà capire se in quell’occasione, di fronte al giudice per le indahgini preliminari, fornirà lasua versione dei fatti oppure si avvarrà della facoltà di no rispondere.

Sul fatto che sia lei la responsabile dell’omicidio del compagno, di oltre vent’anni più giovane di lei, non senbra esserci però nessun dubbio. I due infatti, a quell’ora della notte, erano soli in casa, tanto che, come detto, è stata lei stesa a chiamare l’ambulanza del 118. I sanitari invece, una volta che si sono resi conto che il nigeriano era stato colpito più volte con un’arma da taglio, hanno chiamato i carabinieri, che poi hanno eseguito l’arresto e avviato le indagini, come detto coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo, subito informata dagli stessi militari dell’Arma su quanto era da poco accaduto nell’appartamento divia Umberto I a Treviglio.